Barrique
Barrique dell,azienda Ca' Del
Bosco
Catasta di bottiglie
Bottiglia in catasta
Particolare Pupitres
Pupitres
Remuage
Ulivi
Paesaggio agricolo
Vigneti
Franciacorta cicloturismo |
ENOGASTRONOMIA E PRODOTTI TIPICI
La Franciacorta merita sicuramente un viaggio per i suoi vini;
tuttavia, una volta giunti sul posto gli intenditori troveranno
molto più da assaporare, rispetto alle sole famose bollicine del
Franciacorta.
È una zona ben servita dalle grandi vie di comunicazione, trovandosi
al margine collinare nord di una delle arterie autostradali più
importanti la A4 Milano-Venezia. Uscendo da uno dei tre caselli che
servono la Franciacorta (Palazzolo sull’Oglio, Rovato, Ospitaletto)
ci si trova immediatamente immersi in una quiete naturale. La
distribuzione geografica dei Comuni che costituiscono la
Franciacorta dimostra che non si è in presenza di grossi centri
urbani, ma di un armonioso insediamento a misura d’uomo creatosi
lentamente nei secoli.
Filari di viti, dolci colline, piccoli borghi, castelli e abbazie,
torri merlate, ville patrizie immerse nel verde di parchi secolari
disegnano il territorio toccato dalla Strada del Vino Franciacorta,
di particolare suggestione e ricco di significative presenze
artistiche. La tradizione commerciale è innata e si concretizza in
una cospicua presenza di mercati, fiere e rassegne, che si
susseguono durante tutto il corso dell’anno. A solo titolo di
esempio si possono citare il Carnevale di Erbusco con l’elezione del
“Re del Gnoc” e la Settimana della tinca al forno di Clusane d’Iseo
che si tiene nei mesi estivi. In autunno non si contano le
manifestazioni dedicate al vino; a settembre il Consorzio per la
Tutela del Franciacorta organizza il Festival del Franciacorta, un
week-end dedicato al gusto, per approfondire la conoscenza del
Franciacorta e del territorio dal quale proviene. In tale occasione
l’Associazione Strada del Franciacorta organizza La Caccia al
Tesoro, un’occasione per scoprire storia, arte e vini della
Franciacorta, percorrendola in lungo e in largo. Una delle
manifestazioni di più antica tradizione è senz’altro la Fiera del
manzo pasquale di Rovato – ora Lombardia Carne –, istituita dal
Consiglio Comunale il 15 aprile 1868, e ripetuta da allora ogni anno
ad aprile; questa manifestazione costituisce la vetrina della
migliore carne dell’Italia settentrionale.
Quella della Franciacorta è una gastronomia particolarissima,
giocata tra due poli: la cucina contadina di carni dell’entroterra e
quella di pesce del vicino lago d’Iseo.
I visitatori che arrivano in questi luoghi trovano nei ristoranti e
nei negozi specializzati un allettante assortimento di specialità
gastronomiche locali. Osterie e trattorie servono piatti succulenti
avendo saputo mantenere un tratto di sapida semplicità, con pochi
piatti tipici e legati alla produzione locale.
La rinascita della tradizione vitivinicola della Franciacorta ha
stimolato l’avvento di una nuova era nella gastronomia, sono emersi
infatti in questi anni cuochi di grande talento.
La Franciacorta è una delle rare zone a nord degli Appennini a
godere di un clima sufficientemente mite per la coltivazione
dell’ulivo, con la produzione dell’Olio extravergine d’oliva Laghi
Lombardi – sottodenominazione Sebino. Alla base della dieta
tradizionale si trova la polenta di farina di mais, che viene
servita principalmente con carne, pesce o formaggio, sia
pasticciata, sia tagliata a fette e fritta o grigliata. La pasta,
universalmente, apprezzata, viene cucinata soprattutto sotto forma
di ravioli e nella variante locale di bocconcini ripieni nota come
casonsei. Una curiosità è il luertis o lovertis, luppolo selvatico
che viene usato per insaporire risotti e frittate.
Pregiato è il pesce del Lago d’Iseo, in particolare il coregone, il
pesce persico, i missoltini e la tinca; quest’ultima, specialità
rivierasca di Clusane d’Iseo, viene farcita, cotta al forno e
servita con polenta. I pesciolini, chiamati agoni o aole, vengono
fatti essiccare al sole e conservati poi sott’olio d’oliva. Si
possono anche gustare cotti sulla graticola, spennellati d’olio e
serviti con la polenta.
I contrafforti alpini abbondano di funghi selvatici, in particolare
porcini e cantarelli, ottimi nelle frittate, nei risotti, nella
pasta e negli stufati. Il salame di Monte Isola – l’isola maggiore
del Lago d’Iseo e la più grande isola lacustre d’Europa – gode di
un’ottima fama, seppur locale,.
L’importanza della carne di manzo nella dieta tradizionale si
riflette nel piatto tipico della Franciacorta conosciuto come manzo
all’olio (la ricetta più antica risale al 1500), specialità del
paese di Rovato, le cui osterie erano anche rinomate per la trippa e
i bolliti.
Lo spiedo è il piatto conviviale per eccellenza dei bresciani,
composto da carne di maiale, animali da cortile. Indispensabili per
dare al piatto il caratteristico sapore, sono gli uccelletti: ma
solo nelle case private potrete consumare il frutto della caccia, le
trattorie sono tenute, per legge, a utilizzare volatili congelati
provenienti dall’estero.
In Franciacorta si produce anche una vasta gamma di formaggi, molti
riconosciuti come DOP o tradizionali. La Robiola Bresciana, ad
esempio, da gustare leggermente cosparsa di olio d’oliva, il Salva e
il Silter, ottimamente accompagnati da miele o marmellate. Il più
saporito Taleggio dop e i più noti Grana Padano dop, Provolone
Valpadana dop, Quartirolo dop e Gorgonzola dop.
Oltre ai vini, la Franciacorta produce anche ottime acquaviti, sia
giovani sia invecchiate; tipica e caratteristica è la Grappa di
Franciacorta che dal 1997 è DOC.
COSA DEGUSTARE
I vini: il Franciacorta DOCG prodotto in diverse tipologie di sapore
(Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Brut Satèn, Extra Dry, Sec e Demisec)
tutte accomunate dal perlage finissimo e persistente e dal colore
giallo paglierino intenso con riflessi verdognoli. Per chi
preferisce i vini tranquilli: Terre di Franciacorta DOC Bianco e
Rosso. Per degustarli si può scegliere una visita guidata in cantina
con degustazione, oppure uno dei wine bar/vinerie del territorio.
Per acquistarli ci si può rivolgere ad una delle 32 cantine
associate, oppure alle enoteche della Strada del Franciacorta.
Prodotti tradizionali: tra i formaggi si possono assaporare il
pressato, la robiola bresciana, il salva e il silter; tra gli altri
prodotti il miele e i missoltini, pesciolini di lago.
Prodotti a denominazione di origine protetta (DOP): Olio
extravergine d’oliva del Sebino e, tra i formaggi, il gorgonzola, il
grana padano, il provolone valpadana, il quartirolo lombardo.
Nei ristoranti, trattorie, osterie e agriturismi associati si
possono assaporare i piatti locali, che hanno come capisaldi le
carni dell’entroterra e il pesce del lago, abbinati ai vini del
territorio. Le ricette più rinomate sono il Manzo all’olio di Rovato
e la Tinca al forno con polenta di Clusane d’Iseo.
LE RICETTE DELLA STRADA DEL FRANCIACORTA
MANZO ALL’OLIO
(per 4 persone)
Ingredienti: 1 kg di cappello del prete (copertina di spalla) di
manzo, 2,5 litri di acqua, 2 spicchi d’aglio, 2 acciughe salate, ½
cipolla piccola, 1 dl di olio extravergine di oliva DOP Sebino, 25
gr di maizena o pane secco grattugiato finemente, poco sale, 25 gr
di burro.
In una pentola capiente preparare un soffritto con il burro, le
acciughe, l’aglio e la cipolla tritata finemente; aggiungere
l’acqua, il sale e portare ad ebollizione. Aggiungere la carne e
togliere le impurità che verranno a galla per i primi 5 minuti;
cuocere a fuoco medio per 2 ore circa. Aggiungere l’olio, il pane a
pioggia(o la maizena diluita in poca acqua); cuocere ancora per 20
minuti muovendo la carne con frequenza per non farla attaccare.
Togliere la carne dal sugo di cottura, aggiustarne eventualmente la
densità. Servire il manzo a fette di 4-5 cm di spessore ricoperto
dal sugo di cottura, accompagnando con polenta o crostone di pane in
abbinamento ad un Franciacorta DOCG Rosé.
TINCHE AL FORNO CON POLENTA
(per 4 persone – ricetta dell’800)
Ingredienti: 4 tinche da 300 gr. cadauna; 300 gr. di burro; 300 gr.
di grana padano; 100 gr. di pane grattato; misto di spezie
(cannella, noce moscata, chiodi di garofano, pepe); sale, olio
extravergine di oliva DOP Sebino, prezzemolo, qualche foglia di
alloro.
Aprire le tinche sulla schiena, pulirle e lavarle. Preparare il
ripieno con il formaggio, il pane, le spezie, il sale e il
prezzemolo. Riempire le tinche con il ripieno asciutto. Adagiarle in
una teglia in terracotta precedentemente bagnata con poco olio e
foglie di alloro. Ricoprirle con parte del ripieno asciutto e
pezzetti di burro. Cuocere in forno a 160° per circa due ore.
Servire con polenta soda, cotta a lungo in un paiolo di rame, in
abbinamento ad un Franciacorta DOCG Extra Brut.
ARTIGIANATO
La lavorazione del ferro battuto ha una tradizione che risale al
‘600, secolo in cui i possidenti facevano a gara per avere le opere
migliori dei brüsafer da esporre nelle proprie residenze. Balconi,
inferriate, cancelli di varie dimensioni, insegne e stemmi di ogni
genere spiccano ancora oggi sulle facciate delle ville sparse su
tutto il territorio franciacortino. Per saperne di più sull’antico
mestiere dell’artigiano del ferro, si può visitare l’antico Maglio
Averoldi di Ome, di origini quattrocentesche, che è rimasto attivo
fino a pochi anni fa e oggi è stato trasformato in una fucina-museo.
A Monte Isola, l’isola lacustre più grande d’Europa situata al
centro del lago d’Iseo, la fabbricazione delle reti da pesca
sopravvive in alcune botteghe artigianali così come la fabbricazione
delle tipiche imbarcazioni da pesca in legno: i naécc.
La pietra di Sarnico caratterizza da secoli le architetture della
Franciacorta. Il suo utilizzo per abbellire edifici pubblici e
privati, contornandone finestre e portali o realizzandone camini,
colonne e scalinate, divenne frequente soprattutto a partire dal
‘600. Nei dintorni di Paratico esistono ancora delle cave, ma gli
artigiani che continuano a lavorarla sono pochissimi.
MANIFESTAZIONI PRINCIPALI
Di cantina in cantina
… alla scoperta del piacere – da marzo a giugno e da settembre a
dicembre: apertura delle cantine associate alla Strada del
Franciacorta nel week-end;
Franciacorta in Fiore (13-15
maggio 2005) – Cazzago San Martino: rassegna di rose, erbacee
perenni. Storia, fragranze e sapori di Franciacorta;
Fiorinsieme (28-29 maggio 2005)
– Rovato - Castello Quistini;
Proai-Gölem (giugno) – Provaglio
d’Iseo: maratona di corsa in montagna dalla Franciacorta al Monte
Guglielmo;
Mostra dell’Agricoltura Biologica
– (2-5 giugno 2005) – Rovato -Castello Quistini
Settimana della tinca (luglio) –
Clusane d’Iseo: rassegna gastronomica dedicata al piatto
tradizionale di Clusane, la tinca al forno;
Iseo Jazz (luglio)– Iseo:
rassegna musicale che assegna ogni anno un prestigioso premio al
miglior jazzista italiano;
Traversata del Lago d’Iseo (fine
agosto) da Predore a Iseo;
Rassegna dell’Antiquariato in
Franciacorta (3-11 settembre 2005) - Corte Franca: mostra antiquaria
e del restauro del mobile antico
Gimondi Bike (25 settembre
2005): gara internazionale di mountain bike su un percorso che
partendo da Iseo attraversa tutta la Franciacorta;
Festa di Santa Croce (14-18
settembre 2005) – Carzano (Monte Isola): ha origini antichissime,
probabilmente risalenti al 1600, e si celebra ogni cinque anni.
Ricorda la fine di un’epidemia di colera avvenuta dopo che la
popolazione era ricorsa alla protezione di una reliquia della Santa
Croce;
Fiera dell’Artigianato e dell’Agricoltura
della Franciacorta (2-5 settembre 2005) - Cazzago San Martino;
Il Canto delle Pietre
(settembre) – Provaglio d’Iseo: rassegna interregionale di musiche
sacre e profane dall’Alto Medioevo al XIV sec. in monumenti
dell’architettura coeva;
Festival del Franciacorta (17-19
settembre 2005): weekend di gusto, di assaggi e di glamour dedicato
al Franciacorta, organizzato dal Consorzio per la tutela del
Franciacorta;
Caccia al Tesoro, (18 settembre
2005 in concomitanza con il Festival del Franciacorta) - una
giornata tutta dedicata alla scoperta dell’arte, della storia, delle
cantine e degli angoli più nascosti e suggestivi della Franciacorta,
alla quale si può partecipare con qualsiasi mezzo: auto, moto, bici,
cavallo; organizzata dalla Strada del Franciacorta;
Sagra dello spiedo (ottobre –
novembre) – Gussago;
Madona dei Pòm (dicembre) –
Paratico |