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La
Spagna
Ufficialmente Regno di
Spagna, è uno stato democratico,
membro dell’Unione europea (dal
1º gennaio 1986) e della NATO
(dal 1982). È organizzato sotto
forma di monarchia parlamentare.
Situato nell’Europa
sud-occidentale, insieme con il
Portogallo, Andorra e
Gibilterra, forma la Penisola
Iberica.
La Spagna ha una superficie di
505.519 km², conta 47.199.000
abitanti (dati del 2015) e
occupa l'84,5% del territorio
della penisola iberica. Confina
a nordest con la Francia (da cui
è separata dalla catena dei
Pirenei) ed Andorra, a sud con
il Mar Mediterraneo e con
Gibilterra (piccolo possedimento
del Regno Unito) a ovest con il
Portogallo, nel continente
africano, con il Marocco
(tramite le città autonome di
Ceuta e Melilla, sue exclave).
Ha dei contenziosi con il
Portogallo per la cittadina di
Olivenza e per le isole
Selvagge, situate tra Madera e
le Canarie, col Regno Unito per
Gibilterra, e col Marocco per
Ceuta e Melilla. Alla Spagna
appartiene infine l'exclave di
Llívia, così come l’isola dei
Fagiani nel fiume Bidasoa (in
codominio con la Francia).
Dal 1561, eccetto che per un
breve periodo tra il 1601 e il
1606, la capitale è Madrid, che,
con più di 3 milioni di abitanti
(circa 6 milioni nell’area
metropolitana), è anche la città
più popolosa. La lingua
ufficiale dello Stato è il
castigliano, chiamato
comunemente spagnolo. Sono
parlati, inoltre, il catalano e
sue varietà (fra cui il
valenziano), l'aranese, un
dialetto guascone (varietà
dell’occitano) in una valle
della Catalogna, il galiziano e
il basco, che godono tutti di
uno status di coufficialità,
garantito dalla costituzione
spagnola e/o dalle legislazioni
autonomiche nei rispettivi
territori di diffusione.
Anche il leonese e l’aragonese
pur non godendo in León e
Aragona di un regime di
coufficialità con il
castigliano, sono oggetto di una
particolare protezione da parte
delle autorità locali. Altre
lingue parlate nel paese non
hanno riconoscimento ufficiale.
In alcune fasi importanti della
storia europea, la Spagna ha
detenuto un ruolo significativo,
come nel periodo della
Reconquista, nel quale i regni
delle regioni interne della
Penisola iberica hanno
progressivamente respinto dal
territorio l'occupante arabo
che, insediatosi con il
califfato e con le successive
dinastie, era stato presente in
Spagna dall'VIII secolo d.C.,
sino al definitivo
allontanamento nel 1492, ad
opera di Ferdinando d'Aragona e
Isabella di Castiglia.
Dagli inizi del XVI secolo fino
al secondo decennio del XIX
secolo circa, la monarchia
spagnola è stata a capo di un
vasto impero coloniale, che si
estendeva in tutti e 5 i
continenti. Ridottosi
drasticamente in estensione e
popolazione, tale impero riuscì
tuttavia a sopravvivere fine
alla fine del XIX secolo (guerra
ispano-americana) e oltre. Tra
il 1808 e il 1812, la vittoriosa
ribellione del popolo spagnolo
contro Giuseppe Bonaparte, che
Napoleone aveva insediato sul
trono di Spagna per annettersi
di fatto anche la penisola
iberica, pose le basi per
l’avvio della lenta rinascita e
modernizzazione della Spagna,
processo ultimatosi con
l’entrata del Paese nella
Comunità europea nel 1986.
Isole
Le isole principali sono
raggruppate in due arcipelaghi:
le Isole Baleari e le Isole
Canarie.
Le Baleari sono situate nel
Mediterraneo, non lontano dalle
coste della Comunità valenzana e
sono composte da quattro isole
principali, Maiorca, Minorca,
Ibiza e Formentera.
Le Canarie invece sono situate
nell’Atlantico, al largo del
Marocco meridionale e a oltre
1000 km a sud-ovest della
penisola iberica.
Geograficamente appartengono al
continente africano. Sono
Gran
Canaria, Lanzarote,
Fuerteventura, Tenerife, La
Palma, La Gomera ed infine El
Hierro.
Ci sono poi altre isole minori,
molto più piccole, come le Isole
Cies.
Coste
A parte i confini con Francia,
Andorra, Gibilterra e
Portogallo, la Spagna nel
territorio rimanente è
completamente circondata dal
mare, precisamente dall’Oceano
Atlantico a nord, nord-ovest ed
un piccolo tratto del sud-ovest,
nonché dal Mar Mediterraneo a
est, sud-est e sud fino alle
Colonne d'Ercole. Alla penisola
iberica vanno aggiunte le
Canarie, completamente
nell’Atlantico e le Baleari,
completamente situate nel
Mediterraneo.
Per l’enorme lunghezza delle sue
coste e la notevole diversità di
posizione fra di esse, la Spagna
presenta tratti litorali
diversissimi. La costa
atlantica, chiamata nel tratto
più orientale Mar Cantabrico
(che è a sua volta parte del
Golfo di Biscaglia), è
caratterizzata da suggestive
baie alternate da scogliere
suggestive lavorate dal forte
vento oceanico e dalle numerose
piogge. Soprattutto nella parte
più occidentale la costa è
frastagliata ed incisa da
strette e lunghe insenature,
chiamate rias, tipiche della
Galizia, incastonate in tratti
scoglieri molto impervi, fra
tutti la celebre Costa della
Morte.
Completamente diversa è la costa
mediterranea, molto più dolce e
poco frastagliata, con eccezione
del golfo di Valencia e
dell’area deltizia dell’Ebro e
di alcuni promontori, anche se
presenta comunque tratti
scoglierosi, e soprattutto dal
clima molto più mite e adatto al
turismo di balneazione. Si
affacciano sulla costa
mediterranea numerose città
famose come Barcellona, Valencia
e Malaga, oltre a località
spiccatamente balneari come
Lloret de Mar o Tarifa. Viene
divisa geograficamente in più
parti: la più settentrionale è
la Costa Brava, che si estende
dal confine francese fino a
Barcellona; la Costa Daurada si
estende dal capoluogo catalano
fino alle foci dell’Ebro; la
Costa del Azahar fino a Dénia
(esclusa) includendo pertanto la
quasi totalità del Golfo di
Valencia; la Costa Blanca fino a
Cabo de Gata; ed infine la Costa
del Sol che bagna tutta la
Spagna meridionale fino allo
Stretto di Gibilterra. La costa
mediterranea, dato il suo
maggiore richiamo turistico, è
stata meno preservata di quella
Atlantica e ha conosciuto
notevoli abusi edilizi.
Turismo
Nel corso degli ultimi quattro
decenni l’industria del turismo
spagnolo è cresciuta fino a
diventare la seconda più grande
del mondo, con un valore stimato
di 40 miliardi di euro, nel
2006, corrispondente a circa il
5% del PIL.
Il clima della Spagna, i
monumenti storici e culturali,
la sua posizione geografica,
insieme alle sue infrastrutture
ricettive all’avanguardia,
contribuiscono a farla essere
una delle mete più ambite,
creando una grande fonte di
occupazione stabile e continua
di sviluppo.
Trasporti
Il sistema stradale spagnolo è
di tipo centralizzato, con 6
autostrade che collegano Madrid
ai Paesi Baschi, alla Catalogna,
a Valencia, all’Andalusia
occidentale, all’Estremadura e
alla Galizia. Inoltre, ci sono
strade lungo l’Atlantico (Ferrol
a Vigo), Cantabria (Oviedo a San
Sebastián) e sulle coste del
Mediterraneo (Girona a Cadice).
La Spagna ha la più estesa rete
ad alta velocità ferroviaria in
Europa e la seconda più estesa
al mondo dopo la Cina. Ad
ottobre 2010 la Spagna ha un
totale di 3.500 km di tratte ad
alta velocità che collegano
Malaga, Siviglia, Madrid,
Barcellona, Valencia e
Valladolid, con i treni che
raggiungono velocità fino ai 300
km/h. Per quanto riguarda la
puntualità, è il secondo al
mondo (98,54% sul tempo di
arrivo) dopo Shinkansen
giapponese (99%).
Se gli obiettivi del programma
ambizioso AVE (treni ad alta
velocità spagnola) vengono
soddisfatti, entro il 2020 la
Spagna avrà 7000 km di percorso
ferroviario ad alta velocità che
collegherà quasi tutte le città
a Madrid in meno di 3 ore e a
Barcellona entro 4 ore.
Ci sono 47 aeroporti pubblici in
Spagna. Il più trafficato è
l’Aeroporto di Madrid-Barajas,
con 50,8 milioni di passeggeri
nel 2008. L’aeroporto di
Barcellona (El Prat) è anch’esso
importante con 30 milioni di
passeggeri transitati nel 2008.
Altri grandi aeroporti si
trovano a Gran Canaria, Malaga,
Valencia, Siviglia, Maiorca,
Alicante e Bilbao.
Nel 2008 la Spagna progettava di
mettere su strada 1 milione di
auto elettriche entro il 2014
come parte del piano del governo
per risparmiare energia e
aumentare l’efficienza
energetica. Il ministro
dell’Industria Miguel Sebastian
ha dichiarato che “il veicolo
elettrico è il futuro e il
motore di una rivoluzione
industriale”.
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