ISOLA D'ELBA (LI) Toscana,Italy
L'isola d'Elba è un'isola situata tra il Mar ligure ed il Mar
Tirreno, posta a circa 10 chilometri dalla costa. È la più grande
delle isole dell'Arcipelago toscano, e la terza più grande d'Italia
(223 km²). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago
(Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa
parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
L'isola è divisa in otto comuni, tutti afferenti alla provincia di
Livorno: quello principale è Portoferraio, gli altri Campo
nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio
Marina e Rio nell'Elba, per un totale di circa 30mila abitanti, che
aumentano notevolmente durante l'estate.
L'AMBIENTE MARINO
Ricca di spiagge e scogliere l'isola d'Elba offre un'ampia scelta
per le immersioni subacquee, spaziando da immersioni accessibili ai
principianti a quelle più impegnative.
Alcuni esempi sono:
- il relitto di Pomonte , vicino allo scoglio dell'Ogliera, posato
ad una profondità di soli 10 metri sul fondale sabbioso, adatto
anche ai neofiti della subacquea;
- le Formiche della Zanca, ad ovest dell'isola vicino a Capo
Sant'Andrea, una parete verticale dai 20 ai 40 metri ricca di
gorgonia rossa;
- Capo Stella, un'immersione impegnativa fino a 41 metri ricca di
cernie, murene, gorgonie rosse e corallo rosso;
- i Picchi di Pablo, da 8 a 33 metri di profondità, con la parete
popolata da gorgonie bianche e gialle, spugne gialle coperte da
gamberi.
- lo Scoglietto di Portoferraio, un'immersione su una franata tra i
20 e i 35 metri, con scarsa corrente. Ricca di barracuda anche in
numero considerevole, saraghi, orate, dentici, cernie, corvine,
murene, mustelle. Da Wikipedia l'enciclopedia libera
STORIA
E’ difficile trovare un altro fazzoletto di terra in mezzo al mare
che possa raccontare una storia altrettanto ricca e travagliata.
Le prime notizie su quest’isola giungono dall’epoca remota in cui
storia e leggenda sono indissolubilmente intrecciate.
Dalle vicende un po’ più vicine a noi possiamo constatare che il
destino dell’Elba è sempre stato determinato da due fattori: la sua
posizione strategica e la ricchezza di minerali del sottosuolo. Per
queste caratteristiche fu spesso terra di conquista per le varie
potenze che si affacciano sul Mediterraneo.
Per gli Etruschi costituì un’inesauribile fonte di ricchezza ed il
ferroelbano contribuì al prosperare della loro civiltà.
I Romani apprezzarono l’Elba per il suo ferro, ma anche per i fanghi
curativi: come testimonia una delle due ricche ville patrizie,
individuate nel l’isola, e i cui resti si trovano in prossimità
dell’attuale struttura termale. Il Medioevo vide la dominazione
pisana, di cui restano alcune importanti e suggestive costruzioni a
difesa del territorio, che dimostrano quanto il possesso dell’isola
fosse importante.
Segue poi la Signoria degli Appiani e Cosimo de’ Medici il quale,
sui resti della romana Fabricia, edificò la sua “Cosmopoli” (oggi
Portoferraio), cingendola di mura possenti che salvarono gli
abitanti dalle incursioni piratesche.
Gli Spagnoli si insediarono a Porto Azzurro ed anch’essi posero mano
alla difesa del loro territorio con una costruzione imponente: il
forte di S. Giacomo che ancor oggi, divenuto casa penale, domina il
ridente paese.
L’Elba interessò anche gli Inglesi, i Tedeschi ed i Francesi, che si
sfidarono con la diplomazia e con le armi per impadronirsene.
Giungendo ad epoche più vicine a noi, il periodo storico che rese
quest’isola famosa, proiettandola sul palcoscenico mondiale, fu il
breve esilio di Napoleone, che vi rimase 10 mesi prima
dell’avventura dei 100 giorni.
Bonaparte lasciò un’impronta significativa in questo suo minuscolo
regno (ricordiamo infatti che egli fu sovrano dell’Elba e non
semplice prigioniero come a Sant’Elena).
L’Elba è ricca dei ricordi di questo suo tormentato passato: reperti
archeologici, strutture militari, le residenze napoleoniche e poi,
nel mare lungo le coste tanti ritrovamenti di navi che trasportavano
il vino dell’Elba nei più importanti centri del Mediterraneo. Offre
quindi interessanti spunti di studio a storici ed archeologi, ed a
tutti coloro che amano curiosare fra le testimonianze del passato.
COME ARRIVARE
Trasporti: l'isola è collegata alla terra ferma tramite i traghetti
di due compagnie marittime, la Toremar e Moby Lines, che effettuano
rotte tra Piombino e Portoferraio, il capoluogo situato a nord, Rio
Marina o Porto Azzurro, nella costa est dell'isola. La frequenza è
oraria per ogni linea, in orari che vanno dalle 5.10 alle 20.30 in
orario invernale e dalle 5.10 alle 23.00 in orario estivo. Nei mesi
estivi è inoltre disponibile l'aliscafo con scalo a Cavo e
destinazione Portoferraio. |