BARGA - CASTELVECCHIO PASCOLI
(LU) Garfagnana,Toscana,Italy
BARGA
Barga è una città in provincia di Lucca(10.186 abitanti nel comune)
, fra i maggiori centri della Media Valle del Serchio.
Situato a 410 metri sul livello del mare, sul Colle Remeggio, è
stato riconosciuto "Uno dei Borghi più belli d'Italia", "Bandiera
Arancione Touring Club" e "Città Slow", marchi di qualità turistica
di prestigio.
STORIA
Reperti archeologici documentano che il territorio è stato abitato
fin dalla preistoria; in ètà storica dai Liguri, assoggettati poi
dai romani nel II secolo a.C. durante la loro espansione verso Nord.
Di Barga sappiamo poi che nel secolo nono era feudo della famiglia
longobarda dei Rolandinghi e successivamente, attraverso i marchesi
di Toscana, fu soggetta all'Impero Tedesco, conservando però ampia
indipendenza.
Nel periodo comunale il territorio fu soggetto a continui assedi da
parte dei lucchesi e dei pisani, finché nel 1341 Barga preferì
sottomettersi a Firenze. Questo è il periodo di maggiore splendore:
i Medici ebbero grande interesse per questa zona da cui traevano
importanti materie prime e concessero privilegi ed esenzioni fiscali
che consentirono lo sviluppo di fiorenti attività e commerci. La
ricchezza conseguita permise durante il XV, XVI e XVII secolo la
costruzioni di palazzi di stile rinascimentale, fra cui Palazzo
Pancrazi, oggi sede comunale, Palazzo Balduini e Bertacchi che
ospiterà in tempi diversi i granduchi di Toscana.
Il Duomo
La chiesa, edificio religioso più importante di Barga, è stata
costruita in tempi diversi. La primitiva costruzione risale a prima
dell'anno 1000 d.C. Negli ampliamenti successivi si evidenziano
elementi architettonici e decorativi di suggestiva bellezza che
vanno dal romanico al gotico. Con la realizzazione delle due
cappelle laterali e del coro. si completa la definitiva costruzione
della chiesa. II rivestimento esterno dell'attuale facciata è stato
realizzato con bozze di pietra detta Alberese di Barga. La porta
maggiore è sovrastata da un arco scolpito a foglie di acanto. con un
architrave a bassorilievo, raffigurante una scena vendemmiale. La
porta è fiancheggiata da due colonne, alla cui sommità sono posti
due leoni, che simboleggiano la forza della fede. La porta laterale,
quella che guarda verso la Loggetta del Podestà, è sovrastata da un
bassorilievo attribuito allo scultore romanico Biduino (Xll secolo),
opera di grande interesse artistico che raffigura una scena
conviviale, il Miracolo dello "Scifo d'Oro" di San Nicola. L'interno
del Duomo è a tre navate e presenta trasversalmente uno sbarramento
marmoreo formato da lastre di marmo rosso riquadrate da marmo bianco
decorato, al quale si appoggia senza soluzione di continuità il
magnifico pulpito marmoreo, opera dei maestri comacini, che viene
attribuito alla scuola di Guido Bigarelli da Como (XIII secolo). II
pulpito è sorretto da quattro colonne, due delle quali poggiano su
due leoni i quali sovrastano: l'uno un drago l'altro un uomo. Le
colonne posteriori poggiano l'una sul pavimento e l'altra sulla
schiena di un vecchio curvo. Nel fondo della navata centrale è
collocata la statua lignea di San Cristoforo, opera medioevale.
Nella cappella del Santissimo Sacramento, a destra della navata
centrale sopra l'altare è posta una pala in terracotta non
invetriata raffigurante la Vergine e San Rocco (sec. XVI). Alle
pareti laterali si può ammirare il "Ciborio degli Olii Santi"
terracotta invetriata, attribuito ad Andrea Della Robbia e una
Madonna con Bambino. Nella Cappella della Madonna, a sinistra della
navata centrale, sopra un altare seicentesco si può ammirare una
tavola trecentesca che rappresenta la Madonna del Molino, compatrona
di Barga, inserita in un quadro del XVI secolo. Alla parete destra
una Croce di scuola bolognese del XV secolo.
Casa Pascoli
La Casa Pascoli, sita sul Colle di Caprona in frazione Castelvecchio
Pascoli, fu costruita intorno alla metà del '700 dalla famiglia
Cardosi Carrara come villa di campagna. Fu abitazione di Giovanni
Pascoli dal 1895 al 1912. L'edificio conserva la struttura, gli
arredi, la disposizione degli spazi che aveva al momento della morte
del poeta. Vi sono conservati i suoi libri e i suoi manoscritti.
Annessa alla villa sorge la cappella dove Pascoli è sepolto.
CASTELVECCHIO PASCOLI
Castelvecchio Pascoli è una frazione del comune di Barga, in Media
Valle del Serchio, nel quale Pascoli acquistò la casa
"Cardosi-Carrara" in cui soggiornò molto a lungo, dedicandosi alla
poesia e agli studi di letteratura classica (sono famose, e tuttora
visibili, le tre scrivanie per lavorare nelle tre lingue, italiano,
latino, greco). Qui gli parve di aver finalmente ricostituito il
"nido" distrutto di San Mauro Pascoli.
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