Costa degli Etruschi
Baratti - San Vincenzo - Populonia -
Piombino
PIOMBINO
Cittadina si 35.000 abitanti centro principale e capoluogo della
Val di Cornia.
Frazioni: Baratti, Fiorentina, Gagno, Populonia, Populonia Stazione,
Vignale-Riotorto.
La città è posta all'estremità meridionale sull'omonimo promontorio
(m. 21), a sud
del Monte Massoncello (286 m); è separata dall'isola d'Elba dal
Canale di Piombino, largo 10 km. Piombino è situata sul mar Tirreno,
sulla Costa degli Etruschi, corrispondente all'incirca alla
provincia di Livorno; il suo territorio fa parte storicamente
dell'antica Maremma pisana, oggi denominata anche Maremma Livornese.
POPULONIA frazione di Piombino
È stata in antichità una delle più grandi ed importanti città
etrusche e romane.
L'antico abitato si trova in posizione dominante su di uno dei
promontori che formano
il golfo di Baratti e conserva fortificazioni del XV secolo ad
opera dei Signori di Piombino, gli Appiani, come testimoniato dal
dragone simbolo della casata posto sopra l'ingresso del borgo.
Populonia fu un antico insediamento etrusco, di nome "Fufluna"( da
Fufluns dio etrusco del vino e dell'ebrezza) o Pupluna, l'unica
città etrusca sorta lungo la costa. Era una delle dodici Lucumonie
etrusche le città-stato principali che facevano parte dell'Etruria.
L'acropoli della città storica corrisponde agli odierni Poggio del
Castello e Poggio del Telegrafo, posti all'estremità sud-occidentale
del Golfo di Barattti. Già in epoca arcaica, probabilmente,
l'abitato si estese anche alle alture limitrofe e all'area del
golfo, dove, oltre alle principali necropoli della città, è
localizzato anche il quartiere industriale. Insieme a Volterra fu
uno dei centri di maggiore attività mineraria e dell'industria
metallurgica degli Etruschi.
BARATTI frazione di Piombino
Come Populonia, anche Baratti ha origini etrusche, e nei pressi
dell'abitato si trovano alcuni tumuli sepolcrali a testimonianza
della colonizzazione della suddetta civiltà.
L'attività principale effettuata nel periodo etrusco e
successivamente romano, fu quello di scalo portuale nei confronti di
Populonia, principalmente merci per i minerali di ferro provenienti
dalla vicina Isola d'Elba e dei prodotti metallici finiti in zona.
Il cumulo di detriti della lavorazione del ferro ricoprì
completamente la zona di Baratti prospiciente il mare, permettendo
di conservare il patrimonio archeologico, fino agli ultimi anni del
XIX secolo, quando le prime spedizioni archeologiche permisero la
scoperta dell'imponente patrimonio conservato in zona. Nel 1968
venne ritrovata, a largo del suo golfo, un'anfora d'argento del VI
secolo, proveniente da Antiochia e persa in un naufragio. Questa,
ribattezzata come "Anfora di Baratti", è stata conservata al Museo
archeologico del territorio di Populonia a Piombino.
Il Golfo di Baratti
è un golfo dell'estremità settentrionale del Comune di Piombino,
lungo le coste della penisola italiana. Nella parte settentrionale è
attraversato dal
43º parallelo dell'emisfero boreale.
Il golfo prende la denominazione dalla località di Baratti, situata
all'estremità meridionale, presso la quale si trovano tumuli di
epoca etrusca proprio nell'immediato retroterra del golfo.
Geograficamente, è delimitato a nord dai modesti promontori di
Poggio San Leonardo, mentre a sud è chiuso dalla Torre di Baratti,
che precede le pendici settentrionali del Promontorio di Piombino
dalle quali lo domina il centro medievale di Populonia.
L'insenatura è caratterizzata da un litorale sabbioso, più esteso
nella parte centro-settentrionale del golfo, che tende a ridursi
notevolmente verso l'estremità meridionale dove sorge l'ormeggio
turistico del Porto di Baratti. I fondali risultano bassi, mentre
l'arenile si caratterizza sia per colori dorati ed ambrati, che per
la presenza di scorie di ferro, residui della lavorazione del
suddetto metallo durante il periodo etrusco.
In alcuni tratti retrostanti il golfo si sviluppa una pineta,
caratterizzata dalla presenza di pini marittimi e domestici, che si
interrompe sia all'estremità settentrionale dell'insenatura che
nella centrale dove si sviluppa la necropoli.
Nel sottobosco sono presenti numerosi arbusti della macchia
mediterranea. Nella parte meridionale, la pineta lascia spazio ad
altri tipi di vegetazione, comunque riconducibili al tipico
ecosistema mediterraneo.
San Vincenzo
San Vincenzo è situato nel tratto di costa a sud di Livorno, che
prende il nome di Costa degli Etruschi e che si estende dal
capoluogo fino a Piombino. Ubicato nella Maremma livornese
ovvero la storica Maremma pisana, è delimitato a nord dal comune di
Castagneto Carducci e a sud dal Parco costiero di Rimigliano e dal
comune di Piombino. Nel suo entroterra si estende la Val di Cornia.
VAL DI CORNIA
La Val di Cornia costituisce
l'estremo lembo meridionale della provincia di Livorno, sul
territorio della Maremma Piombinese; si estende nell'area a cavallo
tra la Maremma Livornese (storicamente Maremma Pisana) e la Maremma
Grossetana nei pressi della foce dell'omonimo fiume.
Il territorio risulta prevalentemente collinare nell'entroterra dove
si insinua verso le ultime propaggini sud-occidentali delle Colline
Metallifere e si inoltra nella parte meridionale della provincia di
Pisa lambendo la Val di Cecina; è pianeggiante invece lungo la
fascia costiera, fatta eccezione per il promontorio di Piombino che
separa l'omonima città (che ne è capoluogo e sede del Circondario)
dal Golfo di Baratti, sulla cui sommità settentrionale sorge il
borgo medievale di Populonia che si è sviluppato presso la
preesistente città etrusca con le relative necropoli.
L'area include lungo la fascia costiera il territorio comunale di
Piombino e quello di San Vincenzo, mentre nell'entroterra interessa
i comuni di Campiglia Marittima, Suvereto, Sassetta, Monteverdi
Marittimo. La zona si caratterizza per aree archeologiche di epoca
etrusca, tra le quali spiccano quelle del Golfo di Baratti e di
Populonia, e per i centri storici di epoca medievale. Notevole è
inoltre la ricchezza del sottosuolo, sfruttato per le numerose
miniere già dai tempi degli Etruschi.
GOLFO DI FOLLONICA
Porto Puntone - Marina di Scarlinoo
Un angolo di natura felice, tra acque limpidissime, scogliere e
spiagge incontaminate. Marina di Scarlino si apre su uno dei golfi
più dolci e riparati della Toscana.Un angolo di natura felice, tra acque limpidissime, scogliere e
spiagge incontaminate. Marina di Scarlino si apre su uno dei golfi
più dolci e riparati della Toscana..
Il golfo di Follonica è un golfo del mar Tirreno, che si estende a
cavallo tra l'estremità meridionale della provincia di Livorno e la
parte settentrionale della provincia di Grosseto, interessando
tratti costieri dei comuni di Piombino, Follonica, Scarlino e
Castiglione della Pescaia..
Il golfo è delimitato a nord-ovest da punta della Rocchetta,
appendice rocciosa del Promontorio di Piombino tra la città e il
porto di Piombino, mentre a sud-est è chiuso dal promontorio di
Punta Ala, dall'isolotto dello Sparviero e dagli scogli Porchetti
che affiorano nel braccio di mare tra essi compreso. Da Wikipedia,
l'enciclopedia libera Il golfo è delimitato a nord-ovest da punta della Rocchetta,
appendice rocciosa del Promontorio di Piombino tra la città e il
porto di Piombino, mentre a sud-est è chiuso dal promontorio di
Punta Ala, dall'isolotto dello Sparviero e dagli scogli Porchetti
che affiorano nel braccio di mare tra essi compreso. Da Wikipedia,
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