Storia
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La
Romanìa (in romeno
România) è uno Stato
membro dell'Unione
europea e dell'ONU,
situato nell'Europa
centro-orientale,
nell'area detta Europa
danubiana, attigua alla
penisola balcanica. Ha
una popolazione di
20.121.641 abitanti ed
una superficie di
238.391 km².
È una repubblica
semipresidenziale con
capitale Bucarest.
...brevi cenni storici fin
dalle sue origini il
popolo romeno ha dovuto
lottare per mantenere la
sua identità e per
difendere la sua fede.
Alle ondate dei popoli
migratori sono succedute
le invasioni dei Turchi
e dei Tartari che hanno
dovuto fare i conti con
il coraggio dei principi
romeni e con la loro
accanita difesa delle
porte del mondo
cristiano.
Tutte queste ondate
migratorie e la
vicinanza dei grandi
imperi hanno lasciato le
loro tracce sia nel
vocabolario romeno che
nelle tradizioni romene.
Attraverso i secoli le
province storiche
Valacchia e Moldavia
hanno dovuto far fronte
ad una dura resistenza
contro gli attacchi
dell'Impero Ottomano
mentre la Transilvania
divenne parte
dell'Impero
Austro-Ungarico. Dopo la
seconda guerra mondiale
la Romania ha conosciuto
un periodo di dittatura
che ebbe fine
nel dicembre del 1989.
Il Popolo Romeno nel
1991si è dotato di una
nuova Costituzione
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Morfologia
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La
Romania è sita
all'incrocio tra
l'Europa Orientale e
l'Europa Balcanica ed è
bagnata al Sud del
Danubio e al Sud-Est dal
Mar Nero.
La sua struttura
geomorfologia è composta
per un terzo da pianure
con terra ricca adatta
all'agricoltura, un
terzo colline e
altopiani ricchi di
vigneti ben esposti al
sole e un terzo da
montagne.
I Carpazi costituiscono
quasi un anello avendo
in mezzo l'altopiano
della Transilvania.
Dalle cime dei Carpazi,
i rilievi scendono
gradualmente fino a
diventare pianura.
Tutte le unità dei
rilievi romeni sono
sedimenti di provenienza
carpatica.
Le foreste coprono quasi
un quarto del territorio
del Paese per cui la
fauna è una delle più
ricche dell'Europa
includendo, tra altre
specie l'orso bruno, il
lupo, il daino, la lince
e il camoscio.
Il Danubio finisce il
suo viaggio lungo otto
paesi, in Romania e
sfocia mel Mar Nero
formando una delle più
importanti aree umide
del mondo, il Delta del
Danubio
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Il
Clima
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Zone climatiche
della Romania
La Romania ha un clima
temperato continentale,
con quattro stagioni
distinte, molto simile a
quello del Nord Italia:
la primavera è gradevole
con mattine e notti
fresche e giorni caldi ;
l'estate è caldo e
asciutto.
Le più calde zone sono
il Sud e il Sud-Est ;
l'autunno è abbastanza
asciutto e fresco ;
l'inverno le temperature
sono rigide soprattutto
in montagna.
Nevica abbondantemente
da dicembre fino a metà
marzo.
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La
Moneta
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La Romania ...in
tasca!
Il leu
romeno (plurale lei) è
la moneta ufficiale
della Romania (1 Euro
vale circa 4 Leu)
Ciascun leu (RON) è
diviso in 100 bani
(singolare ban).
Esistono in circolazione
le seguenti monete e
banconote:
Monete: 1 ban, 5 bani,
10 bani, 50 bani.
Banconote: 1 leu, 5 lei,
10 lei, 50 lei, 100 lei,
200 lei, 500 lei.
Il 1º gennaio 2015 era
prevista la data di
adozione dell'euro, ma
molto probabilmente
subirà un rinvio fino al
2020
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Le
Regioni
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Tradizionalmente
la Romania è divisa in
diverse regioni storiche
suddivise in 41
distretti. Le regioni in
cui la Romania è
suddivisa sono:
- Dobrogia (la parte a
sud confinante con il
Mare Nero);
- Moldovia (la parte a
Est confinante con la
Moldavia), che comprende
la Moldavia e la
Bucovina;
- Transilvania (la parte
a Nord-Ovest, al di
sopra dei Carpazi
meridionali), che
comprende la Crisana e
il Banat;
- Valacchia (al sud dei
Carpazi e poggiata al di
sopra del Danubio) è
formata dalla Oltenia e
Montenia. Ognuna di
queste regioni ha
importanti centri
culturali e bellezze
architettoniche,
naturalistiche e molti
musei da visitare.
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Gastronomia
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La Romania ...a
tavola!
La cucina romena
(bucataria româneasca) è
molto semplice, basata
su piatti saporiti e
facili da preparare,
quasi tutti a base di
carne, verdure o pesce.
La cucina romena ha
avuto molte influenze
delle cucine dei paesi
limitrofi, soprattutto
turche.
Primi piatti: la
Ciorba
(variante rumena) è
selnz'altro tra più
tradizionali.
La maggior parte dei
Rumeni distinguono la
"supa" (brodo) dalla
"ciorba" sulla base del
fatto che la prima non
prevede aggiunta di
sostanze acide e,
soprattutto, non
contiene al suo interno
alcun tipo di carne o
verdura, essendo
solamente un brodo,
mentre la ciorba può
contenere una grande
varietà di ingredienti
acidi, come limoni, bors
(crusca fermentata),
panna acida ("smântâna")
o zeama de varza acra
(succo di crauti).
Spesso si aggiunge del
levistico (sedano di
monte ...pianta
spontanea molto rara in
italia, cresce fino a
1800metri s.l.m.). La
"ciorba" richiede la
presenza di pezzetti di
verdura (mista di
solito) e a volte anche
di carne. È un mangiare
povero, spesso preparato
dai contadini delle
campagne con quello che
la terra offriva loro,
ovvero verdura mista e
in proporzioni variabili
(molto di rado conteneva
la carne), essendo
chiamata questa variante
libera della "ciorba"
ciorba taraneasca
("minestrone
contadino").
Alcuni tipi di
ciorba delle varie zone
della Romania:
ciorba de burta (ciorba
con trippa); ciorba de
perisoare (ciorba con
polpette di carne);
ciorba de legume (ciorba
di verdure); ciorba de
stevie (ciorba con Rumex
patientia); ciorba de
vitel (ciorba di
vitello); ciorba de
vacuta (ciorba con carne
bovina); ciorba de pui
(ciorba di pollo),
ciorba de conopida
(ciorba di cavolfiore);
ciorba de potroace
(ciorba con frattaglie e
interiora di
gallinacei); ciorba de
dovleac (ciorba di
zucca), ciorba de peste
(ciorba di pesce);
ciorba de urzici (ciorba
di ortiche)
Secondi piatti:
Salata
de vinete (di melanzane); Zacusca
(ortaggi misti);
Musaca: specialità di
carne di maiale tritata
e speziata con aglio e
peperoncino; Tochitura:
carne di maiale,
formaggio di pecora,
uova, aglio, polenta
(mamaliga); Mititei o
Mici: polpette di forma
cilindrica di carne di
manzo (talvolta
mescolata con maiale o
pecora) condita con
aglio e pepe nero (a
volte peperoncino) e una
spezia chiamata Cimbru
(il timo). Sono cucinati
sulla griglia e possono
essere serviti con
senape, o con altre
salse locali; Sarmale:
involtini di foglie di
verza o di vite farciti
con macinato di carne di
maiale, riso, più altre
verdure e sapori;
Fasole cu cârnati:
fagioli con salsiccia
affumicata; Frigarui
carne marinata e cotta
allo spiedo (analoga ai
classici "spiedini").
Formaggi:
Telemea;
Cascaval; Branza de
burduf; Nasal e Urda.
Tra i dolci il
tipico Cozonac:
dolce pasquale dalla
forma parallelepipeda
ripieno di canditi, noci
o cacao.
Le birre romene
più famose sono:
Ursus (prodotta a
Cluj-Napoca); Burger e
Timisoreana prodotta a
Timisoara (prima birra
prodotta in Romania)
I vini della
Romania: la
Romania, pur essendo
poco conosciuta dal
punto di vista vinicolo
in Italia, è un paese
dalle antiche tradizioni
enologiche.
Zone vinicole:
Transilvania; Moldavia;
Muntenia (Grande
Valacchia); Oltenia
(Piccola Valacchia);
Bananet; Dobrogea;
Maramures; Crisana e
Banat.
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ALCUNE TRA LE
CITTA' DI MAGGIORE
INTERESSE TURISTICO
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Bucarest
|
a
leggenda vuole come
fondatore della città un
pastore chiamato Bucur,
il cui nome significa
"gioia" da cui deriva il
nome Bucuresti, ma in
realtà la vera storia
della città è legata al
nome del Principe Vlad
detto Tepes
(l'Impalatore) che firma
nel 1459 un documento
che attesta per la prima
volta l'esistenza della
città che sarebbe
diventata la capitale
della Valacchia, in un
primo momento e poi la
capitale della Romania.
Oggi Bucarest è una
delle capitali europee
più incantevoli e
gioiose, come spiega
anche l’etimologia del
nome visto che bucura
significa essere
contenti. Quello che
affascina di Bucarest è
la sua architettura di
fin de siècle, fatta di
ampi viali e di gloriosi
edifici della Belle
Epoque, la sua intensa
vita culturale e
artistica, tanto da
meritarsi anche il
soprannome di Piccola
Parigi. Inoltre, per
completare il paragone,
uno dei monumenti più
belli di Bucarest è
l’Arco di Trionfo dal
quale inizia Soseaua
Kiseleff, un grande
viale anche più lungo
del celebre Champs
Elysees.
Arte e
spettacolo
Bucarest come ogni
capitale che si rispetta
ha una vita culturale
che potrebbe soddisfare
ogni esigenza. Un
soggiorno nella capitale
Romena potrebbe essere
un pretesto per
conoscere un Paese che
ha visto nascere nomi
che hanno segnato la
cultura mondiale: Eugen
Ionesco, Emil Cioran,
Mircea Eliade,
Constantin Brancusi,
George Enesco, per
citarne soltanto alcuni.
Ogni due anni a Bucarest
viene organizzato il
festival - concorso
dedicato alla memoria
del grande musicista e
direttore d'orchestra,
George Enescu.
Bucarest vanta 37 musei,
22 teatri, 2 teatri
dell’opera, 3
auditorium, numerose
biblioteche pubbliche,
librerie e i tipici
book-caffè. Tra i
monumenti da non perdere
la Curtea Veche, la
vecchia corte
principesca del
Quattrocento, le chiese
ortodosse, gli edifici
in stile liberty e art
nouveau.
Da non perdere :
Il Palazzo del
Parlamento, eredità del
periodo comunista; Calea
Victoriei, una delle vie
più alla moda della
città; Il Centro Storico
con il suo groviglio di
strade fiancheggiate da
negozi, gallerie d’arte
ed edifici di diversi
stili architettonici,
dal barocco al
neoclassico al liberty.
Il Monastero di Snagov a
40 chilometri dal
centro.
Il Palazzo Reale
Eretto in stile
neoclassico tra il 1927
e il 1937, il Palazzo
reale ospita oggigiorno
il Museo Nazionale
d'arte che custodisce
opere firmate dri più
importanti artisti
romeni e stranieri:
Brancusi, Theodor Aman,
Nicolae Grigorescu, Ioan
Andreescu, Rembrandt,
Rubens, El
Greco, Tiziano,
Antonello da Messina,
Tintoretto ecc. orario
di apertura: dal
mercoledì alla domenica
dalle 10,00 ale 18,00
(lunedì e martedì
chiuso).
Il Palazzo Cotroceni
Attualmente residenza
del Presidente della
Romania fu costruito tra
1893 e 1895 in stile
neorinascimentale
tedesco dall'architetto
francese Paul Gottereau.
Un'ala del palazzo
custodisce un'importante
collezione di pittura e
arte medievale. Il
palazzo Cotroceni può
essere visitato solo su
appuntamento.
|
Alba
Iulia
|
La
città di Alba Iulia si
trova nella Transilvania
a circa 380 Km da
Bucarest, è considerata
la capitale spirituale
della Romania
La città fu fondata dai
Romani nel II secolo
d.C. sotto Marco Aurelio
e distrutta dai Tartari
nel 1241.
Il nome della città è
cambiato nel tempo fino
a divenire quello
attuale di Alba Iulia la
città dacica si chiamava
Tharmis, i romani la
chiamarono Apulum, poi
cambiò il nome in
Balgrad (Cittadella
Bianca), poi in Alba
Carolina oppure
Karlsburg (sec. XI° e
XII°), ex capitale dei
Principati Romeni Uniti
sotto Mihai Viteazul
(Michele il Vincitore)
nel 1600.
Durante il Medioevo,
Alba Iulia veniva
considerata come la
città socialmente e
politicamente più
importante.
Dal 1599 al 1601 divenne
la capitale dei
principati uniti della
Valacchia, Transilvania
e della Moldavia. Centro
importante della
Rivoluzione del 1848 e
simbolo dell'unità
nazionale con il
proclama dell'unità
nazionale tra la
Transilvania e la
Romania nel 1918,
importante centro
economico, culturale
(università e musei) e
turistico.
Alba Iulia fu la
residenza dei principi
di Transilvania e di un
vescovo cattolico
romano.
Nel 1922 venne
incoronato il re
Ferdinando.
Edifici e musei di
particolare interesse:
Il Palazzo dei principi
; La Cattedrale
(Romano-Cattolica
dell'Unificazione del
Popolo è la Cattedrale
Cattolica di San
Michele; il Museo di
Archeologia, di Storia
ed Etnografia ; la
Cittadella...e molto
altro ancora!
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Brasov
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Brasov, una delle
principali città della
Romania, situata nella
parte sud della
Transilvania, si
presenta immersa nella
natura, grazie alla sua
particolare posizione
che ha facilitato lo
sviluppo nella sola
direzione di Nord-Est,
mantenendo quindi
intatta la delimitazione
nelle rimanenti
direzioni ove si
affacciano boschi fitti
di alberi.
Affascinante e un po’
bohémien, Brasov è la
principale città della
Transilvania per
importanza culturale e
commerciale e si trova
quasi al centro della
Romania a 170 chilometri
da Bucarest. Fondata dai
cavalieri teutonici nel
1211 e fortificata dai
Sassoni, la città è un
dedalo di stradine,
facciate barocche e
guglie gotiche.
La pittoresca cittadella
medievale è circondata
da mura costruite nel XV
secolo, alte 12 metri,
lunghe 3 chilometri e
con 7 bastioni, e qui si
trovano la Chiesa Nera,
la più grande chiesa
gotica in Romania, la
Strada Rope o Sforii, la
via più stretta d’Europa
che collega via Cerbului
con via Poarta Schei, la
Cattedrale di San Nicola
e la bellissima Piazza
del Municipio, o Piata
Sfatului (Piazza del
Consiglio), circondata
da strutture barocche e
case mercantili con al
centro il vecchio cuore
amministrativo della
città oggi Museo di
Storia.
Brasov è anche un ottimo
punto di partenza per
andare alla scoperta dei
magnifici dintorni: a 15
chilometri a sudovest di
Brasov si trova la
Fortezza di Rasnov, a 25
chilometri il
Castello di Dracula,
a 6 chilometri a nord la
chiesa fortificata di
Harman e, poco distante,
la chiesa fortificata di
Prejmer. Nonostante lo
sviluppo della città,
Brasov è ancora immersa
nella natura, è
circondata su 3 lati dai
Carpazi, e i
meravigliosi boschi
circostanti sono stati
tutelati anche durante
l’industrializzazione
del dopoguerra.
Brasov non ha un
aeroporto proprio ma per
raggiungerla potete
volare al vicino
aeroporto di Sibiu,
all’aeroporto di Targu
Mures o all’aeroporto di
Bucarest.
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Cluj
- Napoca
|
A
circa 480 km a Nord
Ovest da Bucarest, nella
regione della
Transilvania, e sulle
rive del fiume Somesul
Mic, si trova Cluj, un
importante centro
accademico, culturale e
industriale della
Romania.
Il nome Cluj è inoltre
legato anche alla Ursus,
la più famosa birra
romena, e alla Farmec,
azienda produttrice di
prodotti cosmetici. Cluj
è una città multietnica
dove vivono Romeni,
Ungheresi e Tedeschi; di
ciò ci si accorge
frequentando le
manifestazioni
culturali, gastronomiche
e osservando la
architetture degli
edifici. Alla fine del
XVIII secolo Cluj
divenne capoluogo della
Transilvania;
attualmente conta più di
300.000 abitanti.
Le vicende storiche
della città, dacica e
poi romana (Napoca),
magiara (Clus), sassone
e romena, si sentono
ancora nel nome della
città stessa. I primi
documenti che provano
l'esistenza della città
risalgono al 106 d.c.
come insediamento
romano, al ritiro dei
romani, la stessa città
scompare sotto le orde
barbariche e le
successive testimonianze
risalgono al 1173. Sotto
il predominio ungherese
diviene finalmente
libera a seguito della
concessione di Carlo I
D'Angiò (1316), Re di
Ungheria. E' il vescovo
della città di Cluj che
spinge alla conquista
dei diritti della
regione della
Transilvania Romena.
Cluj in seguito diviene
capitale del principato
austriaco della
Transilvania.
Cluj dette
i natali al futuro re di
Ungheria Mattia Corvino
(1443), la cui statua
equestre (Mathias Rex)
può essere ammirata
recandosi presso la
Piazza Libertatii.
Il Museo dell'arte -
Palazzo Banfy
L'edificio che oggi
ospita il Museo d'Arte
di Cluj, fu eretto tra
il 1774 e il 1785 in
stile tardo barocco. Nel
museo possono essere
ammirati tappetti
orientali, icone, delle
collezioni di armi
orientali, mobili e
quadri firmati da
artisti romeni e
stranieri.
Aperto dal mercoledì
alla domenica dalle
10,00 alle 17,00.
Cluj
è una città moderna, in
cui sono sempre più
presenti locali notturni
che animano le serate
delle persone locali e
dei turisti. I punti di
incontro sono dunque
tanti, bar discoteche e
ristoranti.
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Sibiu
|
Ricca
di storia è una città
della Transilvania;
proprio per via di
questa ricchezza, la
città di Sibiu è stata
designata come capitale
europea della cultura.
La fondazione della
città di Sibiu risale
all'epoca romana, con il
nome di "Cibium". Nel
periodo medioevale fu
importante la posizione
difensiva che essa
occupava in riferimento
agli attacchi dei nemici
provenienti dalla
direzione Sud. La città
di Sibiu conobbe un
periodo di grande
prosperità in cui si
praticava il commercio
di merci provenienti da
paesi sia orientali che
occidentali. Dopo tale
fiorente periodo, la
crisi giunse tra il tre
e quattrocento,
allorquando vi fu una
espansione del commercio
turco. Nella città di
Sibiu naquero dunque le
corporazioni di
commercianti e
artigiani; questi ultimi
iniziarono a produrre
quello che prima era
commerciato con gli
scambi.
Da visitare: la "Piazza
Grande" ("Piata Mare");
la "Biserica
Romanop-cattolica"; il
"Muzeul Bruikenthal"; il
"Muzeul de Istorie"; la
"Piazza Piccola" ("Piata
Mica"); il "Muzeul de
istorie a farmaciei"; la
"Biserica
Franciscanilor"; la
"Biserica Ursulinelor";
il "Muzeul de Vanatoare
August Von Spiess" e
infine, la "Dumbrava",
magnifica foresta di
quercie che si estende
al sud della città,
ospita un museo di
architettura, un
laghetto navigabile e
uno zoo.
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Sighisoara
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La
città di Sighisoara è
considerata una delle
più belle città della
Romania e, decisamente,
la più romantica.
La città conserva
tuttora il suo aspetto
medievale, dalla cerchia
delle antiche mura alle
vie e alle piazze
caratteristiche, motivo
per cui è riconosciuta
dall'Unesco partimonio
dell'Umanità. La storia
della città inizia alla
fine del XII secolo,
quando i Sassoni la
fondarono e le diedero
il nome di Castrum Sex.
Nel XV secolo diventa
una città libera, ricca
e splendente grazie alle
corporazioni che la
governavano.
Sighisoara è anche la
città natia del Principe
della Valacchia Vlad
Tepes (l'Impalatore) e
ispiratore del, ormai,
celeberrimo romanzo
Dracula.
Da non perdere: La Torre
dell'Orologio ; Biserica
manastirii (La Chiesa
del monastero) ; Casa
Vlad Dracul ; Piata
Cetatii (Piazza della
Cittadella) ; Biserica
din Deal (La Chiesa
della collina) ; Strada
scolii (La Strada della
scuola).
Molto interessanti da
vedere sono anche le
mura che, nella loro
maggior parte, risalgono
al Trecento, e le torri
che portano il nome
della corporazioni di
artigiani che erano
preposti alla loro
manutenzione.
|
Timisoara
|
Sede
di un aeroporto
internazionale,
diventato ultimamente il
più importante dopo
quelli di Bucarest,
collegato con i
principali aeroporti
italiani ed europei,
Timisoara si trova nella
parte Ovest della
Romania, nei pressi del
confine con l'ex
Jugoslavia, non lontana
dall'Ungheria e a meno
di 600 km da Bucarest.
Dalla piccola città
fortificata agli inizi
del 1212 conosciuta col
nome Castrum
Temesiensis, alla città
di oggi con quasi 400
mila abitanti, Timisoara
la più grande città
nell'Ovest della
Romania, capitale del
Banato, ha fatto passi
da gigante.
"La Piccola Vienna" o
"La Città dei fiori e
dei parchi" sono due dei
soprannomi di Timisoara
che riflettono due
aspetti importanti della
città: l'architettura
molto simile a quella di
Vienna e i numerosi
parchi che danno un
aspetto gradevole ed
accogliente alla città.
Grazie alla lunga
dominazione asburgica ma
anche alla vicinanza
dell'Europa Occidentale,
Timisoara è la città
romena più cosmopolita,
eccellente esempio di
convivenza tra i popoli,
con tre teatri, con
cattedrali e chiese
ortodosse e cattoliche,
con ristoranti e bar
dove si parla romeno,
magiaro, tedesco, serbo
e… italiano.
Negli ultimi anni,
grazie ad una buona
politica locale, la
città ha attirato
migliaia di imprenditori
stranieri, soprattutto
italiani provenienti
principalmente dal
Veneto, a tal punto che
Timisoara viene chiamata
anche la quinta
provincia veneta.
Parecchio vivace è la
vita culturale grazie
anche alla presenza
dell'Università, teatri,
musei.
Da non perdere: Piata
Unirii (La Piazza
dell'Unione) ; Piata
Libertatii (La piazza
della Libertà) e il
Museul satului banatean
(il Museo del villaggio
del Banato).
|
ROMANIA ...COSA VEDERE
|
PARTENZE GARANTITE CON
MINIMO 2 PARTECIPANTI
- Halloween con Dracula
- Mercatini di Natale.
- Capodanno a Bucarest
- Pasqua a Bucarest e dintorni
- Ponti di Aprile in Romania
- Tour della Romania "una
vera favola"
- TOUR ROMANIA & BULGARIA
- TOUR ROMANIA E MOLDAVIA
:: Week End Garantiti a Bucarest |
Moldavia, le
chiese della Bucovina
|
Le chiese
affrescate del Nord
della Moldavia
La decorazione esterna
delle pareti delle
chiese nel Nord della
Moldavia, la regione
chiamata Bucovina
(distretto Suceava) è un
fenomeno isolato che
appartiene al XVI°
secolo, prevalentemente
durante il regno del
principe Petru Rares. Il
numero dei monumenti
affrescati all'esterno
era molto più importante
ma oggigiorno il numero
delle chiese che
conservano gli affreschi
esterni in proporzione
significativa si riduce
a sei: Arbore, Humor,
Moldovita, Rasca,
Sucevita e Voronet.
Altre chiese come quelle
di Probota, Baia,
Patrauti, Suceava e la
chiesa Sant Elia
(Sfantul Ilie) vicino
Suceava conservano
ancora pezzi di
affreschi. Generalmente
gli affreschi sono stati
fatti dopo la
costruzione della
chiesa. Lo scopo di
questi affreschi
raffigurando scene e
momenti biblici era
quello di trasmettere la
parola santa alla
popolazione, in quei
tempo, nella
maggioranza, analfabeta.
Interessante è anche il
fatto che i personaggi
"negativi", i dannati,
hanno le somiglianze e
sono vestiti da Turchi,
all'epoca i maggior
nemici dei romeni e,
ovviamente, del mondo
cristiano.
Arbore:
La chiesa è stata eretta
dal nobile Luca Arbore
nel 1503 e affrescata
nel 1541. L'insieme di
pitture si distingue per
i dettagli accurati
influenzati dal gotico e
dal primo rinascimento
italiano. Impressionante
è l'azzurro utilizzato
dal pittore che si è
conservato in una
maniera eccezionale e la
grande nicchia sulla
facciata Ovest.
Humor:La
chiesa del monastero è
stata eretta nel 1530
dal nobile Toader
Bubuiog e affrescata nel
1535 dal pittore Toma de
la Humor. Caratteristico
è il porticato con due
arcate della parte Ovest
della chiesa. Spiccano
per la loro
realizzazione artistica
gli affreschi che
raffigurano gli angeli
nel pronao, la Vergine
con Gesù bambino dipinta
sulla lunetta
dell'ingresso e i
ritratti votivi del nao.
Vicino alla chiesa si
trova una massiccia
torre campanara, fatta
costruire dal Principe
Vasile Lupu nel 1641.
Moldovita:
L'attuale
chiesa del monastero
Moldovita dedicata
all'Annunciazione, è
stata eretta nel 1532
dal Principe Petru
Rares, figlio naturale
del Principe Stefano il
Grande, la più
importante figura del
medioevo moldavo. Gli
affreschi realizzati nel
1537 sono attribuiti a
Toma de la Humor e sono
dominati di una
sfumatura di rosso.
All'esterno le tre
absidi - quella
dell'altare e le due del
nao – sono addobbate con
affreschi rappresentando
la scena della preghiera
di tutti i santi a cui
sono stati aggiunti
alcuni rappresentanti
della cultura classica:
Pitagora, Platone,
Aristotele, Sofocle e le
Sibille. Verso l'Ovest,
l'ingresso alla chiesa è
preceduto da un
porticato che si apre in
cinque arcate: tre verso
l'Ovest, una verso il
Nord e una verso il Sud.
Rasca:
Eretta nel 1542, la
chiesa è stata
affrescata nel 1552 dal
pittore greco Cotronas.
L'aspetto attuale è
dovuto ad un ampliamento
eseguito tra il 1611 e
il 1617 quando il nobile
Costea Bacioc iniziò la
costruzione di un
immenso exonartex che
praticamente raddoppia
lo spazio all'interno.
Sucevita:
Il più grande e
nello stesso tempo il
miglior conservato
monastero della
Bucovina, Sucevita
stupisce i suoi
visitatori grazie alla
bellezza dei suoi
affreschi esterni e alle
sue mura di cinta simili
a quelle di una
fortezza. La sua
costruzione iniziò nel
1581 per la volontà dei
tre fratelli Movila,
nobili del tempo (due
sono diventati Principi
e il terzo metropolita
della Moldavia). Nel
1596 la chiesa fu
affrescata dai pittori
Ioan e Sofronie ma la
costruzione della chiesa
proseguì fino nel 1601.
Tra gli affreschi spicca
"la Scala delle Virtù".
In una delle nicchie
della chiesa si trova
una statua raffigurante
una donna, un'eccezione
al dogma ortodosso,
ostile alle immagini
"tridimensionali" dei
santi.
Voronet:
Eretta dal
Principe Stefano il
Grande e affrescata
all'interno durante il
suo regno, la chiesa
dedicata a San Giorgio è
stata allargata e
affrescata all'esterno
durante il regno del
Principe Petru Rares.
Voronet è diventato
celebre tra gli amanti
dell'arte grazie a due
caratteristiche della
sua pittura: l'azzurro,
realizzato con una
formula ancora
sconosciuta, chiamato
"azzurro di Voronet" e
la magnifica scena
raffigurante "Il
Giudizio Universale"
sviluppata su tutta la
parete Ovest.
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Sinaia - Il
Castello Peles
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Castello Peles si trova
nella conosciuta
località di montagna
Sinaia a 120 km di
distanza da Bucarest.
Considerato tra i più
belli dell'Europa, il
Castello è un capolavoro
di architettura
eclettica dominato dallo
stile neo rinascimentale
tedesco.
Voluto dal re Carlo I
della Romania e dalla
sua famiglia, il
castello fu eretto tra
il 1873 e 1883. Le 160
stanze del castello sono
decorate con gusto (alla
decorazione di alcune
camere ha contribuito
anche Gustav Klimt,
amico della regina),
riflettendo i più
raffinati stili
dell'epoca. Vetrate con
scene di favole
tedesche, lampadari in
vetro di Murano, intagli
in legno pregiato e oro
o pareti rivestite in
pelle di Cordoba,
porcellane di Sèvre e
sculture in avorio
vengono a completare il
quadro della residenza
prediletta della
famiglia reale e
soprattutto della regina
Elisabetta, mecenate e a
sua volta scrittrice di
un certo successo.
Una statua torreggiante
del re Carlo I, che si
affaccia l'ingresso
principale, è dello
scultore italiano
Raffaello Romanelli
che realizzò anche sette
terrazze del giardino
neo-rinascimentale, per
lo più di marmo di
Carrara. I giardini
ospitano anche fontane,
urne, scale, leoni a
guardia, percorsi di
marmo, e altri elementi
decorativi.
Il castello di Peles
potrebbe essere
considerato anche il
castello dei primati: -
è stato il primo
edificio del genere a
disporre sin dalla
costruzione di
riscaldamento
centralizzato e
ascensore - nella sala
del teatro voluta dalla
regina è stata
presentata per la prima
volta in Romania una
pellicola
cinematografica.
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SINAIA - IL
CASTELLO PELISOR
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Adiacente al Castello di
Peles si trova il
Castello Pelisor (Il
Piccolo Peles),
residenza estiva del
successore del re Carlo
I, il futuro re
Ferdinando che trovava
Peles troppo grande. In
più si dice che la
futura regina della
Romania, la principessa
Maria, nipote della
regina Vittoria
dell'Inghilterra non
andasse troppo d'accordo
con la regina
Elisabetta.
Costruito in stile art
nouveau, Pelisor ha 70
stanze decorate con
mobili viennesi e vasi
Tiffany e Lalique.
Attualmente museo.
Il
complesso Peles –
Pelisor può essere
visitato dal mercoledì
alla domenica
tra le
10,00 e le 16,00 (lunedì
e martedì chiuso)
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BrasoV - Il
Castello Bran
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Universalmente
conosciuto come
"Castello di Dracula"
anche se non ci sono
dati certi che possano
collegare il castello
Bran al nome del
principe Vlad Tepes
(l'impalatore), che
ispirò Bram Stoker nella
creazione del suo
personaggio letterario.
L'immaginario collettivo
lo vuole come il
castello del "Conte
Dracula", forse perché
sembra spuntare dalla
roccia o forse per
l'aria romantica che ha
nelle giornate di
nebbia. Il castello è
costruito intorno ad un
cortile interno dove
sono affacciate le
camere.
Certe camere sono
collegate con il cortile
attraverso dei passaggi
segreti che raddoppiano
l'aria di mistero che
circonda il castello. il
Castello Bran è stato
eretto nel 1377 su
ordine di Carlo Roberto
di Angiò come punto
doganale e baluardo per
difendere la città di
Brasov.
Nel 1920 il castello fu
regalato dalla città di
Brasov alla regina Maria
che ne fece la sua
residenza prediletta.
Adibito a museo, il
castello Bran esibisce
una ricca collezione di
mobili romeni e
stranieri e oggetti
d'arte dal XIV al XIX
secolo.
Orario di apertura: dal
martedì alla domenica
dalle 9:00 alle 16:00
(lunedì chiuso.
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Il
Castello di Hunedoara
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Il Castello di
Hunedoara (il
Castello dei Corvin)
Sito vicino alla città
di Hunedoara, il
Castello dei Corvin è il
più grande castello di
Romania costruito in
stile gotico. Eretto nel
XIV sui ruderi di una
fortezza romana, servì'
da roccaforte fino al
1400, quando il Principe
Iancu de Hunedoara lo
trasformò nel più bel
castello della
Transilvania. Presenta
un grande ponte
levatoio, numerose torri
e cortili e due grandi
saloni, il Salone dei
Cavalieri ed il Salone
della Dieta, così
chiamato perché per
qualche tempo ospitò le
riunioni della Dieta di
Transilvania. Il
castello è oggi
proprietà della
municipalità, non
essendovi eredi
conosciuti della
famiglia Corvino; ospita
un museo e viene spesso
usato come location per
riprese
cinematografiche.Aperto
dal lunedì alla domenica
dalle 9.00 alle 17.00.
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Le
case e chiese di legno
Maramures
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Situata all'estremo nord
della Romania, al
confine con l'Ucraina,
la regione del Maramures
conserva intatte le
tradizioni ancestrali in
un ambiente da favola in
cui il tempo sembra
essersi fermato e dove i
contadini lavorano
ancora con strumenti
altrove scomparsi.
Abitata dai discendenti
dei Daci liberi che
hanno dato filo da
torcere all'esercito
romano, Maramures è una
zona conosciuta per le
sue feste popolari, per
gli splendidi costumi
indossati ancor oggi,
per l'architettura delle
case e delle chiese dai
tetti aguzzi costruite
esclusivamente in legno
e per i caratteristici
portici intagliati delle
case.
Una volta a Maramures,
ci si rende conto che
qui il legno non è
soltanto un materiale di
costruzione, ma il modo
in cui è utilizzato e
valorizzato ti fa
pensare ad una cultura
dove il legno sotto le
mani degli artigiani
prende un'anima,
acquista una sua
personalità.
Le chiese in legno
caratteristiche del
Maramures, anche se le
troviamo in altre
regioni della Romania,
rappresentano la quinta
essenza dell'arte della
lavorazione del legno.
Nella loro costruzione
non è stato utilizzato
il ferro neanche sotto
la forma dei chiodi,
tutto
è realizzato a incastro.
Le chiese hanno,
generalmente, una
planimetria rettangolare
semplice, le torri sono
poggiate sul nao o sul
pronao. Otto di queste
chiese sono state
dichiarate nel 1999
patrimonio Unesco
dell'umanità: Barsana
(eretta nel 1720),
Budesti – Josani (eretta
nel 1643), Desesti
(eretta nel 1770), Ieud
(eretta nel 1717),
Sisesti – villaggio
Plopis (eretta nel
1796), Poienile Izei
(eretta nel 1604), Targu
Lapus – villaggio Rogoz
(eretta nel 1663),
Sisesti – villaggio
Surdeti (eretta nel
1767).
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Il Cimitero
Allegro di Sapanta
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A
pochi chilometri dalla
città di Sighetu
Marmatiei (Maramures),
al confine con l'Ucraina
si trova il villaggio
Sapanta, che da molti
anni è nel top delle
preferenze dei turisti
grazie al suo cimitero.
Suona strano, ma è la
verità. A Sapanta, il
turista riceve una delle
più belle lezioni di
vita, ereditata dagli
abitanti dai loro avi
che consideravano la
morte come un inizio non
una fine. Il
cimitero di Sapanta,
conosciuto come il
"Cimitero allegro" ne è
la testimonianza.
La morte è accolta qui
con l'allegria dei
colori vivaci con cui
sono dipinte le croci e
con gli epitaffi
satirici che descrivono
la vita del defunto.
Sembra che tutto ebbe
inizio nel 1934 quando
lo scultore Stan Ioan
Patraş creò una scultura
in legno per la sua
tomba. A partire
da allora, le tombe di
questo cimitero sono
caratterizzate dalla
presenza di vignette,
battute o strofe
umoristiche riferite al
defunto che vi è
sepolto.
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Credits:
www.romania.it
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