Castelfote - Suio Terme (LT) Val di Suio Lazio,Italia
CASTELFORTE
Castelforte è un comune italiano di 4.522 abitanti della provincia
di Latina nel Lazio.
Il comune di Castelforte è sito al confine sud-orientale della
Provincia di Latina, alle estreme propaggini del massiccio dei Monti
Aurunci, gli antichi Montes Vescini.
Il centro storico si trova su di un'altura collinare, così come
anche la frazione Suio.
Da queste colline si domina la valle del fiume Garigliano. Il
territorio comprende la valle che collega le due alture.
Per quanto riguarda le comunità confinanti, il Garigliano divide
Castelforte dal Comune di Sessa Aurunca (CE), quindi dalla Regione
Campania; confina a nord-est con i Comuni di Coreno Ausonio (FR),
Vallemaio (FR) e Sant'Andrea del Garigliano (FR); confina ad ovest
con il Comune di Santi Cosma e Damiano (Italia).
SUIO TERME
Suio, frazione termale di Castelforte (LT), si colloca sulle estreme
propaggini dei Monti Aurunci, presso il fiume Garigliano. L'abitato
è suddiviso in due agglomerati principali: Suio Paese, sull'altura
con l'antico castello medievale, e Forma di Suio, ai piedi del
castello accanto al fiume, dove sgorgano acque sulfuree termali.
La località Valle di Suio, a circa 200 m s.l.m., ha grandi pregi
naturalistici; a Terme di Suio sono concentrati gli stabilimenti
balneari.
LE TERME
Le Terme di Suio sono le antiche Aquae Vescinae, citate
anche da Plinio e Lucano, molto frequentate soprattutto durante il
periodo dell'Impero Romano.
Testimoninaza dei fasti dell'epoca è, ad esempio, la cosiddetta
vasca di Nerone, piscina Duratorre in località Sant'Antonio, in cui
fu rinvenuta una sedia balneare di porfido. Sembra accertato
l'utilizzo di tali acque termali anche in epoca pre-romana. Alla
caduta dell'Impero Romano l'uso delle acque termali si è ristretto
via via alla sola popolazione locale. Dopo la Seconda guerra
mondiale è stata lanciata la località nel settore turismo grazie
alla costruzione di stabilimenti balneari e strutture accessorie.
Dalle numerose ed eterogenee sorgenti, in una fascia tra il crinale
aurunco ed il fiume Garigliano, sgorgano acque ipertermali (39-63
°C) a varie concentrazioni sulfuree, con presenze
bicarbonato-alcalino-terroso-calciche; vengono impiegate a scopo
terapeutico, ma anche estetico-rilassante, per bagni, fanghi,
inalazioni, irrigazioni ed insufflazioni per curare malattie
respiratorie, otorinolaringoiatriche, artrosiche, cutanee e
ginecologiche. Le acque, a diversi gradi di concentrazione di
minerali, vengono anche commercializzate in bottiglia come acqua da
pasto.
Il territorio offre strutture sportive e ricreative a carattere
naturalistico e culturale; in un raggio di pochi kilometri si
trovano siti archeologici (come il comprensorio di Minturnae),
borghi medioevali (in particolare lo stesso castello di Suio e
quello di Castelforte), l'Ippodromo del Garigliano (Comune limitrofo
di Santi Cosma e Damiano) e le spiagge (Comune limitrofo di
Minturno).
Altro vanto sicuramente le acque minerali che sono commercializzate
La Storia
La zona in epoca pre-romana fa parte del territorio della Pentapoli
Aurunca. I primi insediamenti sull'attuale territorio di Suio, che
si fanno risalire al popolo degli Aurunci, sono legati all'uso delle
acque termali che sgorgano spontaneamente. I Romani prendono il
controllo del territorio a seguito della battaglia del Veseris nel
314 a.C. Alcuni storici, come Giuseppe Tommasino, ritengono che il
toponimo Veseris etimologicamente derivi proprio dalle caldane
locali. La particella ves, in antiche lingue italiche, indicava
luoghi ove si verificavano emissioni geologiche, da cui forse anche
il toponimo Vesuius da cui deriverebbe a sua volta Sujus.
Ci sono giunte notizie relative a Suio di epoca romana-imperiale:
Settimio Severo, con capitali propri, fece lastricare la strada che
conduceva da Minturnae ad Aquas Vescinas, coiè Suio, terme di
Vescia; due servi dispensatores offrirono al Genio Aquarum
Vescinarum ex voto perché fosse garantita il ritorno da vincitori di
Caracalla e Geta da una spedizione militare in Britannia.
Ritrovamenti archeologici, e lo studio di documenti storici,
indicano che presso la Forma vi fosse la villa di Zethos. Costui
lasciò in eredità la villa a Plotino, suo maestro, che traeva
sollievo dalle acque termali; qui il filosofo vi morì nel 270.
Il nome Suio è legato al castello, Castrum Suji, sorto per il
controllo della foce del Garigliano nel decimo secolo d.C. La
fortificazione infatti sorge su di una altura a ridosso della sponda
Nord del fiume da cui si ha una visuale da Monte Orlando (Gaeta) al
Monte Massico. Il ruolo del Castello, realizzato prima del 1040
(data del primo documento che fa riferimento a Castrum Suji), era
importante per il controllo delle incursioni dei corsari saraceni e
dei loro insediamenti nella valle. Dopo la battaglia del Garigliano
(915) entra a far parte del Ducato di Gaeta, governato dai Dogibile.
Nel 1023 viene fondata la Contea di Suio di prorpietà del conte Ugo.
A questa data si fanno risalire anche le prime fortificazioni del
castello. Nel 1078, a seguito di successive parziali donazioni, la
contea viene acquisita dall'Abbazia di Monte Cassino.
A Suio v'era un porto fluviale per il trasporto merci verso il
cenobio cassinate ed una scafa per l'attraversamento del fiume. In
quanto nuova terra acquisita dalla Signoria dell'Abbazia di
Montecassino, nell’ottobre del 1079 l’abate Desiderio concesse agli
abitanti di Suio le Chartae libertatis, delle Carte di franchigia,
come aveva già fatto nel 1061 per Traietto, che includevano una
serie di diritti e privilegi molto moderni. Desiderio ampliò anche
le fortificazioni, e lo stesso fece l'abate Gerardo (1115 - 1125).
Suio entra nell'orbita normanna nel 1140 insieme a Gaeta.
Del XIII secolo è la chiesa romanica dedicata a "Santa Maria in
Pensulis", probabilmente costruita sui resti della villa di Zethos.
La chiesa aveva annesso un locale per gli infermi che venivano qui a
curarsi. La chiesa appartenva alla commenda dei Cavalieri
Ospitalieri di Gaeta. Si scorge ancora la croce ottagona impressa
sul primo gradino. L'attuale chiesa di San Michele arcangelo in Suio
Alto risale
al XV secolo.
A Suio si svolse una importante fase della Battaglia del Garigliano
del 1503.
Nel 1807 Suio fu aggregato al Comune di Castelforte per mancanza di
popolazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale, trovandosi sulla
Linea Gustav, il Castello è rimasto in parte danneggiato.
Storicamente Suio è legato al comune di Castelforte, Provincia di
Latina; oggi infatti è la maggiore frazione di Castelforte e, grazie
proprio a Suio, Castelforte fa parte dell' Associazione Nazionale
Comuni Termali (ANCOT). Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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