La cucina friulana, insieme alla cucina
triestina e giuliana rappresenta l'offerta enogastronomica della
regione autonoma Friuli-Venezia Giulia.
Essa risente della morfologia della regione che va dal mare ai
monti, della diversità delle culture e delle popolazioni che
l'hanno abitata contribuendo in maniera sostanziale ad una
differenziazione delle tradizioni culinarie.
Dal punto di vista economico, i principali distretti alimentari
nel secondo decennio del 2000 sono quelli del settore
vitivinicolo e quello del Prosciutto di San Daniele.
È una cucina prevalentemente di terra, con incursioni nella
cucina di mare sulla costa adriatica, e anche qualche
peculiarità, come ad esempio il boreto alla graisana, (zuppa di
Grado), una zuppa di pesce senza pomodoro e con prevalenza del
rombo. L'assenza del pomodoro e un'abbondanza di pepe di questa
ricetta ne datano le origini all'alto medioevo, precedente
all'introduzione in Europa del pomodoro, oltre che suggerire
l'importanza dei traffici della vicina Aquileia nell'abbondanza
dell'uso del pepe.
Molti sono gli incroci della cucina friulana con la cucina
carnica, alla quale bisogna attribuire i cjarsons, il frico e
l'utilizzo delle erbe. Molto importante la polenta di farina di
granturco bianca o gialla. Recentemente la polenta viene
proposta con farine miste, anche di grano saraceno, e
granulosità e densità variabili. La prevalenza della farina di
mais nella preparazione della polenta rispetto ad altri cereali
è dovuta alla maggiore produttività del mais rispetto agli altri
cereali. La stessa parola friulana "blave" indicava inizialmente
tutte le granaglie, per poi indicare esclusivamente il mais per
la prevalenza di questa pianta nell'alimentazione.
Molto rilevanti i vini friulani, bianchi e rossi, e piuttosto
importante e caratteristica la tradizione dei distillati, fra i
quali la grappa friulana.
I piatti tipici sono il frico, (probabilmente l'etimologia è
"fritto") nelle due versioni con patate e croccante, la brovada
e il musetto, i cjarsons, i blecs e la polenta di granturco, la
gubana.
Primi piatti
Fra i primi piatti, in passato, rivestivano grande importanza le
minestre e i minestroni, fra i quali le minestre di fagioli, la
pasta e fagioli, la jota, che richiedono lunghe cotture e
preparazioni, e che venivano realizzati con prodotti dell'orto.
Le mutate condizioni di vita stanno invece la fortuna di piatti
più rapidi nella preparazione, in particolare la pasta. Una
certa fortuna stanno avendo i risotti, in particolare con le
erbe e gli ortaggi del territorio, ad esempio il risotto con lo
sclopit, (silene vulgaris) il risotto con gli asparagi ed il
risotto con gli urticcions (luppolo) e nella ristorazione anche
i pasticci di verdura e gli gnocchi.
La carne e le uova
Il "musetto" (muset) è un insaccato analogo al cotechino,
confezionato con le parti del muso del maiale. Di forma
cilindrica, dal diametro di 8–9 cm. e lungo da 20, 25 cm, il
peso di un musetto è di circa 600 gr. La carne macinata del muso
viene arricchita di spezie, cannella, chiodi di garofano e pepe.
Viene preparato (bollito) generalmente d'inverno, servito con
contorno di polenta, brovada e spinaci o purè di patate. Le
salse con cui lo si accompagna sono il cren e l'ajvar. Il vino
con il quale si accompagna è il Merlot o il Cabernet.
Sono tipici vari piatti di selvaggina, lepre, coniglio,
cinghiale, capriolo, cervo, camoscio, generalmente accompagnati
con la polenta. Una certa importanza hanno gli spezzatini e i
bolliti. Fra gli altri bolliti, molto apprezzata è la lingua
salmistrata di bovino.
In tempi recenti si sono introdotti piatti della tradizione
slava come gulasch e cevapcici. I piatti a base di pesce invece
sono realizzati soprattutto con il pescato proveniente
dall'Adriatico non solo nelle zone costiere ma anche nella
pianura e collina friulana, a cui si aggiungono le specialità a
base di trota allevata nelle zone di San Daniele del Friuli o
delle risorgive, e anche i gamberi di fiume.
La contessa Giuseppina Perusini Antonini (1874-1975), autrice
del libro Mangiare e bere friulano[6], una sorta di manuale
della gastronomia friulana rilevante quanto lo è l'Artusi per la
cucina italiana, descrive ben diciannove tipi diversi di ricette
di frittate, a segnalarne l'importanza nella dieta dei friulani
dello scorso secolo. Vengono citate frittate con le erbe, con i
piselli, con la luganega, con la carne, con il ghiozzo, con le
verze, con i ciccioli e altre ancora.
Pesci
Una delle produzioni leader dell'industria agroalimentare
friulana è l'allevamento della trota, prodotta per circa il 40%
del totale nazionale, nella zona di San Daniele del Friuli e
Codroipo in provincia di Udine, nella zona di Fontanafredda in
provincia di Pordenone. Per il 70% si tratta di trota salmonata.
La produzione è destinata in gran parte al mercato interno
italiano. Nelle osterie, soprattutto udinesi, vengono serviti
con l'aperitivo stuzzichini di tartine di baccalà, sarde in
saor, masanette (granchi in umido).
Formaggi e derivati
Formaggio asìno, tipico del Monte Asio (nel pordenonese) da cui
deriva il nome, è un formaggio a pasta morbida simile al
formaggio salato carnico, formaggio Fagagna, formaggio montasio,
formaggio di malga, formadi frant, tipico della Carnia, è una
preparazione con gli scarti di formaggio sminuzzati con
l'aggiunta di sale, pepe, latte e panna, viene stagionato per 40
giorni, formaggio salato, formadi cjoc, detto anche formaggio
ubriaco, le forme sono immerse in mosti d'uva per un minimo di 2
ed un massimo di 10 giorni, scuete e scuete fumade, ricotta e
ricotta affumicata.
Vini
Vini bianchi: Friulano, Sauvignon, Colli Orientali del Friuli
Picolit, Ramandolo, Ribolla gialla, Verduzzo, Pinot Grigio,
Prosecco
Vini rossi: Cabernet, Merlot, Pignolo, Refosco dal peduncolo
rosso, Schioppettino (Ribolla nera), Tazzelenghe.
PROVINCE - TARGHE
:: Gorizia - GO
:: Pordenone - PN
:: Trieste - TS
:: Udine - UD
Regione Friuli Venezia Giulia
Il Friuli-Venezia Giulia è una regione creata a tavolino negli
anni del dopoguerra, dopo il definitivo ritorno di Trieste
all'Italia (1954). Il 10 febbraio 1947, alla fine della seconda
guerra mondiale che aveva visto l'Italia sconfitta, a Parigi era
stato firmato il Trattato di Pace tra l'Italia e le potenze
alleate e associate. Il 15 settembre 1947 era stato istituito il
TLT (Territorio Libero di Trieste) che comprendeva Trieste e
Capodistria; questo era destinato ad essere un nuovo stato sotto
il diretto controllo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite, il progetto avversato sia dall'Italia che dalla
Jugoslavia non andrà in porto. Il 26 ottobre 1954 la zona A
(Territorio di Trieste) del TLT ritornerà all'Italia; la zona B
(Capodistria) resterà invece alla Jugoslavia. Lo Stato italiano
decise, nel 1963, di unire la parte del TLT (Territorio Libero
di Trieste) assegnata all'Italia con il Friuli (allora formato
dalle sole province di Udine e Gorizia; la Provincia di
Pordenone sarà istituita solo nel 1968 per distacco dalla
Provincia di Udine), fornendo anche una certa autonomia alla
nuova regione, anche perché essa si trovava in prossimità della
celebre Cortina di ferro.
L'unione in un'unica regione di territori con popolazioni molto
diverse per storia, cultura e tradizioni ha causato frizioni
interne e rivendicazioni, che hanno la loro "punta di emersione"
nel decennale dualismo tra Udine e Trieste, di cui si elencano
di seguito solo le ragioni principali.
La scelta di mettere come capoluogo regionale Trieste, fu fatta
per dare a questa città in declino dalla fine della Prima guerra
mondiale, un ruolo amministrativo importante. La città dalla
storia recente importante e travagliata, nel XIX secolo fu il
principale porto dell'Impero Austro-Ungarico ed uno dei maggiori
porti del Mediterraneo, nonché polo culturale di una certa
importanza, ragioni per le quali godeva di un certo prestigio
internazionale. Trieste, dal 1919 simbolo del nazionalismo
italiano, è però estranea alla regione storica e geografica del
Friuli, ed è tuttora fortemente osteggiata dalla componente
friulana di Pordenone, Udine e Gorizia.
Udine, per secoli capitale del Patriarcato di Aquileia (nel XIII
secolo uno degli stati più grandi del nord Italia, con una
Costituzione e un importante Parlamento, ritenuto, secondo
alcuni studiosi, il primo Parlamento in Europa[1]), dal 1200 è
riconosciuta come capitale storica e istituzionale del Friuli.
Nel 1963 è stata estromessa dal ruolo che per secoli aveva avuto
e che, secondo molti friulani, le spetterebbe ancora,
considerando la sua illustre storia, la sua centralità
geografica (mentre Trieste è decentrata e geograficamente al
margine della regione) e l'importanza economica raggiunta
dall'area urbana udinese, oltre al fatto che in provincia di
Udine vive metà dell'intera popolazione regionale.(Wikipedia)
Località in provincia di Gorizia:
Capriva del Friuli,Cormons,Doberdò del Lago,Dolegna del
Collio,Farra d'Isonzo,Fogliano Redipuglia,Gorizia,Gradisca
d'Isonzo,
Grado (GO),Mariano del Friuli,Medea
(GO),Monfalcone,Moraro,Mossa,Romans d'Isonzo,Ronchi dei
Legionari,Sagrado,
San Canzian d'Isonzo,San Floriano del Collio,San Lorenzo
Isontino,San Pier d'Isonzo,Savogna
d'Isonzo,Staranzano,Turriaco,Villesse.
Località in provincia di Pordenone:
Andreis,Arba,Arzene,Aviano,Azzano
Decimo,Barcis,Brugnera,Budoia,Caneva,Casarsa della
Delizia,Castelnovo del Friuli,
Cavasso
Nuovo,Chions,Cimolais,Claut,Clauzetto,Cordenons,Cordovado,Erto e
Casso,Fanna,Fiume Veneto,Fontanafredda,
Frisanco,Maniago,Meduno,Montereale Valcellina,Morsano al
Tagliamento,Pasiano di Pordenone,Pinzano al Tagliamento,
Polcenigo, Porcia,Pordenone,Prata di
Pordenone,Pravisdomini,Roveredo in Piano,Sacile,San Giorgio
della Richinvelda,
San Martino al Tagliamento,San Quirino,San Vito al
Tagliamento,Sequals,Sesto al Reghena,Spilimbergo,Tramonti di
Sopra,
Tramonti di Sotto,Travesio,Vajont (PN),Valvasone,Vito
d'Asio,Vivaro (PN),Zoppola.
Località in provincia di Trieste:
Duino-Aurisina,Monrupino,Muggia,San Dorligo della
Valle,Sgonico,Trieste.
Località in provincia di Udine:
Aiello del Friuli,Amaro,Ampezzo (UD),Aquileia,Arta
Terme,Artegna,Attimis,Bagnaria Arsa,Basiliano
(UD),Bertiolo,Bicinicco,Bordano,Buja,Buttrio,Camino al
Tagliamento,Campoformido,Campolongo al Torre,Carlino,Cassacco,
Castions di Strada,Cavazzo Carnico, Cercivento,Cervignano del
Friuli,Chiopris-Viscone,Chiusaforte,Cividale del Friuli,
Codroipo,Colloredo di Monte Albano,Comeglians, Corno di
Rosazzo,Coseano,Dignano,Dogna,Drenchia, Enemonzo,
Faedis,Fagagna,Fiumicello,Flaibano,Forgaria nel Friuli,Forni
Avoltri, Forni di Sopra,Forni di Sotto,Gemona del Friuli,
Gonars,Grimacco,Latisana,Lauco,Lestizza,Lignano
Sabbiadoro,Ligosullo,Lusevera, Magnano in
Riviera,Majano,Malborghetto Valbruna,Manzano,Marano
Lagunare,Martignacco,Mereto di Tomba,Moggio Udinese,
Moimacco,Montenars,Mortegliano, Moruzzo,Muzzana del
Turgnano,Nimis,Osoppo,Ovaro,Pagnacco,Palazzolo dello
Stella,Palmanova, Paluzza,Pasian di Prato, Paularo,Pavia di
Udine,Pocenia,Pontebba,Porpetto,Povoletto,Pozzuolo del
Friuli,Pradamano,Prato Carnico,
Precenicco,Premariacco,Preone,Prepotto,Pulfero,Ragogna,Ravascletto,Raveo,Reana
del Rojale,Remanzacco,Resia,Resiutta,
Rigolato,Rive d'Arcano,,Rivignano,Ronchis,Ruda,San Daniele del
Friuli,San Giorgio di Nogaro,San Giovanni al Natisone,
San Leonardo (UD),San Pietro al Natisone,San Vito al Torre,San
Vito di Fagagna,Santa Maria la Longa,Sauris,Savogna di Cividale,
Sedegliano,Socchieve,Stregna,Sutrio,Taipana,Talmassons,Tapogliano,Tarcento,Tarvisio,Tavagnacco,Teor,
Terzo d'Aquileia, Tolmezzo,Torreano,Torviscosa,Trasaghis,Treppo
Carnico,Treppo Grande,Tricesimo,Trivignano Udinese,
Udine,Varmo,Venzone, Verzegnis,Villa Santina,Villa
Vicentina,Visco,Zuglio.
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