Per evitare di fare brutte figure in un giorno cosi importante è bene
conoscere alcune semplici regole che spesso, purtroppo si ignorano
LA CERIMONIA
- Secondo il galateo parenti e amici aspetteranno l'arrivo della sposa
in chiesa.
La sposa e i suoi parenti devono disporsi a sinistra della chiesa
guardando l'altare.
Mentre lo sposo e i suoi parenti si disporranno a destra.
I Consigli (specifici) per Lei:
L’ABITO DA SPOSA: “ SI & NO ”:
1. Si - La sposa entrerà in chiesa insieme al padre che le darà il
braccio sinistro.
2. Si - all’abito molto curato che, con sobrietà, lasci scoperta anche
la schiena;
3. Sì all’abito lungo anche al matrimonio celebrato in municipio purché
di gusto semplice e raffinato;
4. Sì - ai tessuti lavorati e ricamati e alle delicatissime sfumature di
colore;
5. Sì - ad una piccola e funzionale borsina, purché ci si sposi in
municipio;
6. Sì - agli orecchini che illuminano il viso, piccoli, possibilmente a
bottoncino o, al massimo pendenti, ma mai a cerchio;
7. Sì - all’anello di famiglia da indossare però, rigorosamente solo al
ricevimento e non in chiesa, dove le dita della sposa dovranno essere
fregiate solo dall’anello nuziale;
8. Sì - ad un make-up molto naturale: smalto trasparente, leggermente
rosato o madreperlato (molto chic la classica unghia “alla francese”);
trucco appena accennato e, soprattutto, molto naturale (evitate, il più
possibile, il trucco lucido che rischierebbe, soprattutto con il caldo,
di farvi assumere l’aspetto di una foca!);
9. Sì - ad un velo di abbronzatura dorata in estate;
10. Sì - ai guanti,al velo, alla stola, ad un morbido scialle, da tenere
anche in chiesa durante la celebrazione del rito;
11. Sì - alle calze sempre (tranne che con i sandali aperti), anche in
estate, perché simbolo di grande eleganza e sinonimo di stile
impeccabile (niente paura, esistono in commercio modelli in fibre
naturali e traspiranti, specifiche per la stagione estiva!);
12. No - alla scelta dell’abito confezionato dalla sarta, perché il
risultato finale potrebbe risultare una delusione (meglio affidarsi ad
un rinomato atelier);
13. No - al velo per la cerimonia in municipio o al secondo matrimonio;
14. No - ai bouquet a cascata se la sposa è di aspetto minuto;
15. No - ai guanti indossati durante il rito nuziale; meglio adagiarli,
accanto al bouquet sull’inginocchiatoio (in chiesa), sulla sedia (in
municipio);
16. No - al lancio della giarrettiera a fine cerimonia!
17. No - ai tacchi molto alti
18. No - ad un vestito con uno strascico molto lungo se non ci sono
damigelle
Se la sposa indossa un abito con lo strascico molto lungo sono d'obbligo
anche le damigelle. La sposa può far attendere in chiesa il futuro
marito e gli invitati per un massimo di 5-10 minuti.
I consigli (specifici) per Lui
L’ABITO DA SPOSO:“ SI & NO ”
1.
2. Sì al Tight, da indossare sempre rigorosamente abbottonato (con un
fiore bianco all'occhiello), d’obbligo anche per i testimoni, per il
padre dello sposo e della sposa; di rigore poi se la sposa indossa
l’abito lungo e la cerimonia si svolge al mattina o non oltre le ore 18;
3. Sì al collo della camicia rigido e ripiegato se la camicia è a
plastron;
4. Sì all’abito di lana, in qualunque stagione (in estate, si consiglia,
naturalmente, il fresco-lana)
5. Sì al fermacravatta a spillone con perla per il plastron;
6. Sì al fiore all’occhiello del Tight, preferibilmente, un garofano dal
colore pastello o, magari, una gardenia;
7. Sì al mezzo-tight se la cerimonia ha un tono più sobrio e meno
sfarzoso o, piuttosto, all’abito tre pezzi, per un matrimonio giovanile
e frizzante!
8. Sì alla cravatta in seta;
9. Sì all’orologio da polso, purché “nascosto” dal polsino della
camicia.
10. No - allo smoking, che rimane pur sempre un abito da indossare la
sera;
11. No - ai guanti e cappello (Tight) indossati durante la cerimonia:
questi, vanno tolti all’ingrasso in chiesa e tenuti in mano;
12. No - a guanti e cilindro se si sceglie il mezzo tight;
13. No - al risvolto dei pantaloni per il tight;
14. No - alla scelta del tight se la cerimonia si svolge dopo le 18: in
questo caso, meglio optare per il frac;
15. No - all’abito doppio petto, non adatto tipo di cerimonia;
16. No - al cappotto indossato (anche se è inverno e fa molto freddo!!),
durante la celebrazione del rito;
17. No - ai calzini sia bianchi che corti!
18. No - alla pochette nel medesimo tessuto della cravatta: è
preferibile sceglierla in tessuto e colore neutro, magari,in lino
bianco;
19. No - a qualsiasi tipo di gioiello; uniche eccezioni concesse sono
l’anello del casato (per matrimoni dei rampolli delle famiglie più in
vista!), la spilla fermacravatta, i gemelli doppi al polsino doppio
della camicia e, come accennato, l’orologio da polso;
20. No - all’orologio con catena da appendere al gilet dell’abito;
21. No - l'obsoleto e di dubbio gusto, “taglio della cravatta” nonché,
ad ogni altro tipo di eccesso durante la cerimonia di nozze.
LE BOMBONIERE
Secondo il galateo le bomboniere vanno inviate agli invitati dopo 20
giorni dal matrimonio, ma spesso vengono consegnate personalmente dagli
sposi al termine del ricevimento come ringraziamento, l'importante
comunque è che siano tutte uguali, eccetto per i testimoni, a cui
verranno donate delle bomboniere più particolari.
GLI INVITATI
Gli invitati devono arrivare in anticipo in chiesa rispetto alla sposa,
attendendola in chiesa e a fine cerimonia attenderanno gli sposi sul
sagrato per il lancio augurale del riso.
Da evitare secondo il galateo il suono del clacson durante il corteo
nuziale. ( anche se per tradizione serviva a scacciare gli spiriti
maligni e non per attirare l'attenzione dei passanti).
IL BOUQUET
Secondo il galateo lo sposo dovrebbe acquistare e consegnare il bouquet
alla sposa la mattina stessa delle nozze ( ci sono poi da considerare le
varie tradizioni che cambiano da paese e paese)
• Matrimonio nel segno del rispetto per la “solennità del sacramento”:
Possiamo cercare, a questo punto di offrirVi una sorta di “decalogo” di
buone maniere nell’organizzazione delle varie fasi della cerimonia
liturgica al fine di evitare, durante la stessa, pericolose distrazioni
e fastidiose interruzioni che, al fine, potrebbero in qualche modo
fungere da ostacolo nella perfetta riuscita del rito:
o La Musica: La musica durante la cerimonia dovrebbe essere consona al
periodo liturgico, alla natura del rito e alle sue singole fasi. E’
senza dubbio di gran lunga preferibile che il cantante solista si
esibisca dando libero sfogo alla sua “ugola d’oro” solo al termine della
cerimonia e che l’organista (l’arpista o il violinista che sia..),non
suoni durante la preghiera eucaristica.
o I Fiori: L’addobbo floreale dovrà essere sicuramente molto sobrio,
dovendosi prevalentemente considerare, un’offerta alla chiesa da
lasciarsi alla fine del rito e che, in quanto tale, è necessario sia
assolutamente consona alla solennità dell’ambiente circostante.
o Le Fotografie: Il fotografo, non deve assolutamente avvicinarsi troppo
all’altare, restando viceversa sempre al di fuori del presbiterio. E’
sicuramente consigliabile che si astenga (o che agisca con discrezione)
negli scatti (possibilmente senza flash, per non disturbare la cerimonia
e soprattutto per salvaguardare le bellezze dei dipinti delle Chiese più
antiche), durante la “liturgia della Parola”, l’Omelia e la Preghiera
eucaristica. La telecamera deve essere fissa, in una posizione
concordata con il sacerdote, con una sola luce fissa, accesa durante
l’intera durata della cerimonia. E’ inoltre preferibile che gli invitati
evitino di fotografare e riprendere il matrimonio durante la
celebrazione.
o Il Riso: Il classico lancio del riso sul sagrato va fatto,
chiaramente, solo fuori dalla Chiesa, dopo aver informato il parroco
cercando comunque di limitarlo al massimo in caso di pioggia potendo, in
questi casi, diventare pericoloso in quanto renderebbe il pavimento
sdrucciolevole e scivoloso a discapito di sposi e invitati! |